In Evidenza
Ancora “turismo-barzelletta” a Camigliatello: c’è la neve, c’è il freddo… ma non si scia
Un centro turistico vocato agli sport invernali dove le piste sono chiuse, i cannoni per la neve artificiale inesistenti (nonostante le temperature polari) e dove regna anche il degrado più assoluto dal punto di vista dei rifiuti. Si scia invece a Palumbo Sila e a Gambarie
CAMIGLIATELLO SILANO – “Chiuso per… neve” ancora una volta e per un altro weekend. Le piste da sci di Camigliatello non saranno aperte neanche oggi… e per domani? Non si sa. Nessuna buona nuova per gli appassionati di sport invernali, sciatori e amanti dello snowboard. I tanti turisti che già nel fine settimana scorso avevano preso d’assedio la cabinovia di Monte Curcio armati di sci e tavole da snowboard sono rimasti con un pugno di mosche: si sale ma non si scende… almeno non sugli sci. Una polemica quella legata alla neve, alle piste da sci chiuse a Camigliatello e ai danni economici del territorio che ormai non scandalizza più nessuno. Si è quasi abituati alle risposte evasive degli operatori: “c’è poca neve, servono almeno 40/50 cm sennò il fondo si riempie di pietre, i cannoni sono solo 3 e non sono sufficienti” ecc… Ed allora perché si scia regolarmente invece a Palumbo Sila ed a Gambarie? Perché al nord le piste da sci sono aperte anche se non nevica da 1 mese? Perché si continua a lasciare la gestione delle piste all’Arsac e non si pensa a privatizzare subito come fatto a Lorica?
Ancora una volta siamo qua a sottolineare come la gestione del servizio, affidata ad un ente regionale che dovrebbe occuparsi di servizi per l’agricoltura, è pessimo per non dire inesistente e di certo non viaggia nella direzione di favorire il turismo e l’economia del territorio. E così si registrano le lamentele, si grida alla vergogna da parte di migliaia di turisti che affollano le nostre montagne, perché effettivamente il luogo più visitato d’inverno da parte di turisti e amanti degli sport invernali, non offre alcun servizio e nonostante la presenza della neve le piste da sci risultano ancora una volta chiuse, mentre la funivia funziona portando a Monte Curcio le cabine vuote.
Ed ecco i commenti degli utenti che si sono scatenati sulla rete: “E’ possibile capire se le piste sono aperte e apriranno domani? Al numero telefonico non risponde nessuno. Solo da noi in Calabria regna questa assurda situazione, che peccato“. E ancora: “La funivia funziona ma le piste non sono aperte. Per cui non si scia. Funziona solo il tapis roulant per lezioni principianti”, “La funivia funziona ma le piste non sono aperte. Per cui non si scia. Funziona solo il tapis roulant per lezioni principianti”.
In una regione che punta al turismo, questo è un duro colpo e la responsabilità non se la prende nessuno, tantomeno chi si occupa di gestire, in maniera molto approssimativa gli impianti ovvero l’Arsac. In alcune zone della Calabria, è il privato ad aprire piste, impianti, strutture in grado di fornire servizi adeguati ed il successo è sotto gli occhi di tutti. A Camigliatello Silano, invece la gestione dell’Arsac appare fallimentare da diversi anni, e probabilmente la situazione è determinata anche dalle competenze che non sono quelle che servono al settore.
A questa situazione inoltre, va ad aggiungersi da qualche tempo, la presenza di aree in cui vengono abbandonati rifiuti e sacchetti. Angoli di strada dello splendido centro turistico, ‘violentati’ dalla presenza della spazzatura lasciata da persone incivili che non rispettano il territorio.


Social