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Malasanità: tutto il mondo è paese. Radio al seno sbagliato a Rimini e a Cosenza muore 41enne in psichiatria

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Malasanità: tutto il mondo è paese. Radio al seno sbagliato a Rimini e a Cosenza muore 41enne in psichiatria

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Certo, poteva andargli anche peggio.

Sembra questa, in estrema sintesi, la motivazione della Procura della Repubblica di Rimini che ne ha chiesto l’archiviazione. La vicenda si svolge tutta sulla riviera adriatica, dove al locale ospedale ad una donna di 41 anni con due figli, gli vengono fatte ben 22 sedute di radioterapia al seno sbagliato: operata al sinistro per un tumore, la radio gli viene fatta a destra. La sventurata donna denuncia medici ed ospedale per lesioni. La donna si accorge del fatto dopo aver scoperto una bruciatura sul seno destro. Da qui l’allarme, la richiesta ai medici per quell’insolita bruciatura al seno sano e le scuse dell’ospedale che naturalmente non bastano alla donna. Lei che è incappata nel primo caso in Italia di questo errore e il secondo nel Mondo: siamo secondi solo agli Stati Uniti, caso analogo in Pennsylvania. Alla quarantaduenne non basta essere inserita nel guinness dei primati così attraverso il suo legale presenta ricorso. Per il Gip, però, che si è avvalso della consulenza di esperti, non vi sarebbero lesioni penalmente rilevanti. All’avvocato non rimane quindi che impugnare il provvedimento e presentare  una serie di perizie oncologiche e psicologiche di parte in cui emerge il danno per colpa medica e per negligenza. Un danno che i periti quantificano in “una riduzione delle possibilità di sopravvivenza della paziente non inferiore al 20%”. Così al “danno la beffa”. Certo quello denunciato non è un caso come un altro ma, anche in Calabria sono numerose le denunce di malasanità dovute a negligenza e superficialità dei medici. Anche qui, però, non dobbiamo fare di “tutta l’era un fascio”. Ci sono medici preparati e coscienziosi che fanno da “specchio” a questi loro colleghi attenti, non solo, allo stipendio dell’Azienda Ospedaliera. Alla fine, anche se riconosciuti colpevoli, a pagare sono le assicurazioni e loro, male che gli vada, dopo qualche giorno di sospensione ritornano. …. Così, al momento, a Cosenza va di scena la morte di un ragazzo di 41 anni. Ricoverato in psichiatria muore per infarto. I genitori hanno denunciato il caso: vogliono vederci chiaro. In ogni caso Calabria e Sicilia restano le regioni che indossano la “maglia nera” in fatto di sanità.

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