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Evasione Cutrì, si cercano ‘Franco’ e la fidanzata del fratello morto
GALLARATE (VA) – E’ una banda composta da pregiudicati residenti nell’Alto milanese, conoscenti dei fratelli Cutrì, quella che lunedì scorso è entrata in azione per liberare l’ergastolano Domenico Cutrì, originario di Melicuccà nel Reggino.
Tre dei fermati sono stati rintracciati in un appartamento in provincia di Vercelli, dove si erano nascosti in seguito all’assalto. Il quarto componente catturato invece, fuori dal cimitero di Portici, dove era andato per portare dei fiori sulla tomba del nonno. Le accuse nei loro confronti sono di procurata evasione, detenzione e porto di armi da guerra e clandestine. E all’azione avrebbe partecipato anche l’altro fratello di Cutrì, Daniele di 23 anni ancora irreperibile. Sono in corso anche le ricerche della fidanzata di Antonino Cutrì, morto nell’assalto che ha portato alla liberazione del fratello, Domenico. La donna, scomparsa nei giorni scorsi insieme al figlio di 5 anni, è sospettata di aver avuto un ruolo nell’evasione dell’ergastolano.
Attualmente gli investigatori che si occupano della sanguinosa evasione di Domenico Cutrì, ergastolano di 32 anni, fuggito lunedì dal Tribunale di Gallarate, sono impegnati a identificare un certo “Franco”, che avrebbe partecipato all’azione che ha portato al ferimento di due agenti di Polizia penitenziaria e alla morte di Antonino Cutrì, fratello di Domenico, ritenuto l’organizzatore della fuga. “Franco”, quindi, sarebbe il settimo componente del gruppo di fuoco (quattro sono già stati fermati) ed è in fuga come l’evaso Domenico, suo fratello Daniele, 23 anni, e la donna di Antonino Cutrì, Carlotta Di Lauro che avrebbe fornito un apporto logistico alla banda ed è introvabile con il figlio di cinque anni.
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