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Bisignano, il rap entra a scuola. Importante esperienza al Siciliano
BISIGNANO (CS) – L’Istituto di Istruzione Superiore, “Enzo Siciliano”, è fra le cinque scuole, selezionate fra le città del centro sud, le altre sono Roma, Avellino, Bari e Palermo, ad essere inserito nel progetto: “Potere alle parole Beat e rime contro tutte le discriminazioni”.
Con questo progetto entra il Rap nelle scuole. Un progetto che sta appassionando gli studenti bisignanesi, attenti e partecipi a questa nuova cultura. Come si legge in una nota, “il progetto “Potere alle parole” nasce con l’obiettivo di destrutturare, attraverso laboratori educativi musicali, gli stereotipi e i pregiudizi alla base delle discriminazioni per origine etnica, orientamento sessuale, identità di genere, convinzioni personali, disabilità. Cuore del progetto, il linguaggio musicale che oggi più di ogni altro racconta le istanze, le contraddizioni e le urgenze di una società in profonda transizione. E nello stesso tempo il linguaggio che più efficacemente raggiunge cuore e mente delle giovani e giovanissime generazioni: l’hip hop”. Per Bisignano, questo progetto è una vera e prorpia conquista di cui vanno orgogliosi quanti si sono adoperati e nel lavoro sono coinvolti: “Il progetto è incentrato sulla forza comunicativa della musica rap. È innegabile infatti che questo genere negli ultimi anni abbia assunto, nel nostro paese, le dimensioni di fenomeno dirompente, con una grande capacità di coinvolgimento e di veicolazione di temi e questioni, ma molto spesso lasciato all’incuria di autori dediti al facile contenuto commerciale. Il recupero del rap come tecnica del comporre e del declamare declinata a messaggi di non discriminazione ha la capacità di coniugare efficacia comunicativa e poesia a temi quanto mai attuali e cruciali per le giovani generazioni”.
Il progetto che ha preso il via nel dicembre del 2013 si conclude in questo mese di febbraio: “prevede la realizzazione di otto incontri laboratoriali tenuti da rapper, per l’occasione in veste di insegnanti. I destinatari del progetto sono gli studenti del 3°/4° anno. I rapper-docenti coinvolti da Amir Issaa, direttore artistico del progetto, sono, oltre ad Amir stesso: Ghemon, Kiave, Mad Buddy, Mistaman, ciascuno “assegnato” a una scuola”. Il percorso didattico è incentrato sull’approfondimento di alcune parole: partendo da alcuni termini-chiave si sviluppa una riflessione su linguaggio, discriminazioni e tecniche di scrittura, nonché sugli elementi tecnico/espressivi della composizione musicale. Il tutto condito da tanta musica: i rapper donano ai ragazzi le basi sulle quali esercitare la propria creatività. Ma c’è di più: “Alla fine degli incontri il rapper di riferimento per ogni scuola valuterà il miglior testo tra quelli prodotti dagli studenti e una giuria premierà il pezzo più significativo, che verrà registrato e diventerà la colonna sonora della “Settimana d’azione contro il razzismo 2014”.
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