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“Puerto Connection”, confiscati beni per 300mila euro ad un narcotrafficante di cocaina

Calabria

“Puerto Connection”, confiscati beni per 300mila euro ad un narcotrafficante di cocaina

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Beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie per un valore di oltre trecentomila euro confiscati dalla Guardia di Finanza nei confronti di uno dei membri dell’associazione per delinquere finalizzata al traffico di cocaina.

 

REGGIO CALABRIA – I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, nell’ambito dell’operazione di polizia giudiziaria convenzionalmente denominata “Puerto Connection”, hanno dato esecuzione a un decreto di confisca di beni immobili, autovetture e disponibilità finanziarie complessivamente pari ad euro 320.000.

Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Reggio Calabria, sezione Misure di Prevenzione nei confronti di Vincenzo Trimarchi, che nell’ottobre 2011 era stato arrestato mentre tentava di trasportare oltre 500 chili di cocaina al di fuori dell’area portuale di Gioia Tauro occultati all’interno di un furgoncino di proprietà della MCT (società per la quale lavorava). Trimarchi per questo, è stato condannato con sentenza divenuta irrevocabile, alla pena di 16 anni. Le ulteriori indagini a suo tempo svolte avevano evidenziato che Trimarchi era inserito in un’associazione per delinquere di stampo mafioso capeggiata dai fratelli Brandimarte.

Il sodalizio criminale era articolato su più livelli, comprensivi di squadre di operatori portuali infedeli, era dotato di elevatissime disponibilità finanziarie ed aveva essenzialmente lo scopo di reperire ed acquistare all’estero ingenti quantità di sostanza stupefacente. La cocaina, nello specifico, veniva importata prevalentemente attraverso i porti panamensi di Cristobal e Balboa, trasportata in Italia a bordo delle cargoship della MSC S.A. in arrivo presso il porto di Gioia Tauro o in altri porti nazionali o europei, per poi essere successivamente commercializzata.

I beni sono stati confiscati in quanto ritenuti provento delle attività illecite poste in essere da Trimarchi, del quale è stata provata la pericolosità sociale qualificata ai sensi dell’art. 4 lett. b. D.Lgs. 159/2011. Gli stessi erano stati già oggetto di provvedimento di sequestro di prevenzione disposto dal medesimo Tribunale in data 13.05.2015 su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria.

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