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Segregarono una donna a Catanzaro, al via gli interrogatori

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Segregarono una donna a Catanzaro, al via gli interrogatori

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CATANZARO – E’ stato sentito oggi in carcere, Nicola Cappellano che ha spiegato le accuse terribili che la sua convivente gli ha lanciato.

Le indagini scattate venerdì, hanno portato al suo arresto e a quello di altri due indagati. Cappellano, assistito dall’avvocato Piero Chiodo, è stato sentito in carcere dal giudice per le indagini preliminari di Catanzaro, Pietro Scuteri, che ha firmato l’ordinanza cautelare emessa su richiesta del sostituto procuratore, Saverio Vertuccio. Rispondendo all’interrogatorio di garanzia il 48enne ha respinto le gravissime accuse che gli vengono mosse: riduzione in schiavitù sfruttamento della prostituzione, maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale di gruppo, sono le ipotesi di reato formulate a vario titolo nell’inchiesta. L’uomo ha sostenuto che, quanto denunciato dalla vittima degli abusi sarebbe tutto falso, inventato ad arte per vendicarsi di lui, perchè la donna che ha sporto denuncia lui l’avrebbe cacciata via alla fine del loro rapporto.

 

Ha deciso di rispondere all’interrogatorio anche il 29enne Ivan Contino, sottoposto all’obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria per ricettazione di un decoder satellitare risultato rubato in un centro commerciale, l’unica accusa che gli viene formalmente mossa, mentre si sono invece avvalsi della facoltà di non rispondere Gianluca e Rinaldo Berlingieri, rispettivamente di 35 e 40 anni, presunti complici di Cappellano, con il quale condividono le gravi accuse. I tre uomini, secondo quanto emerso dalle indagini della Squadra mobile di Catanzaro, avrebbero a lungo approfittato di una donna, la convivente di Cappellano, che con questi aveva intrapreso una relazione dalla fine del 2012, ma lui l’avrebbe fin da subito segregata in casa e costretta a prostituirsi. L’uomo avrebbe costretto la vittima anche ad avere rapporti di gruppo con Gianluca e Rinaldo Berlingieri. Le violenze sarebbero avvenute nell’abitazione dove vivevano la donna e Cappellano, un ambiente di pochi metri quadrati dove vivevano anche i cinque figli di lui e quattro di lei, e da dove la donna non avrebbe potuto allontanarsi liberamente.

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