Area Urbana
“Diciamo si alla vita”, l’Azienda ospedaliera di Cosenza informa sul tema donazione
 
																								
												
												
											La direzione ospedaliera di Cosenza promuove, attraverso la corretta informazione, il superamento delle diffidenze che ancora oggi condizionano la donazione
COSENZA – La direzione ospedaliera di Cosenza sensibilizza sul tema donazioni promuovendo, attraverso la corretta informazione, il superamento delle diffidenze che ancora oggi condizionano la donazione, per consentire ad ogni persona di maturare una scelta consapevole.
“Nei giorni scorsi – si legge in un comunicato – all’Annunziata di Cosenza e all’Azienda Ospedaliera di Reggio Calabria, contestualmente, sono stati effettuati trapianti di rene. A Cosenza una ragazza giovane ha ritrovato una nuova prospettiva di vita.
In Calabria, negli ultimi tempi, anche in sede regionale, si sta discutendo sulle cause che impediscono di ottenere un numero adeguato di donazioni e, quindi, di trapianti di reni. Nonostante la qualità elevata dei risultati clinici raggiunta dalla rete trapiantologica calabrese, come ampiamente certificato dal Centro Nazionale Trapianti, pur tuttavia risulta critico il numero delle donazioni.
I trapianti di organi costituiscono uno dei progressi più straordinari della terapia e della solidarietà umana, e anche per questo richiedono attenzione, coerenza, equilibrio e un costante impegno. Il trapianto d’organi non interessa solo la scienza medica, ma implica anche un nuovo modo di concepire i rapporti fra le persone, in quanto ciascuno diventa responsabile della salvezza di altre vite con l’adesione a un semplicissimo, ma non banale ‘sì’, che è un ‘sì’ alla vita; la donazione chiama in causa la responsabilità individuale rinsaldandola all’interno di quella invisibile catena di solidarietà naturale che ci lega gli uni agli altri.
Tutti noi, non solo medici e infermieri e tecnici del settore, possiamo promuovere, attraverso la corretta informazione,il superamento delle diffidenze che ancora oggi condizionano la donazione per consentire ad ogni persona di maturare una scelta consapevole. E’ bene ricordare che l’attività di donazione-trapianto rappresenta una missione del Servizio Sanitario Nazionale previsto nei LEA e, quindi, un impegno per le Aziende Salutari, affinché si possa ridare una vita normale a quelle persone che hanno avuto la sfortuna di essere affetti da gravi patologie come la insufficienza renale. E’ necessario invertire questa tendenza negativa e far sì che anche la Calabria entri a far parte delle regioni che concorrono fattivamente al soddisfacimento dei bisogni di salute dei suoi cittadini e che, quindi, si diffonda nella cittadinanza la cultura della donazione.
La donazione è una scelta e come tale è libera; donare significa affidare ad altri un bene, qualcosa che noi riteniamo prezioso, senza ricevere nulla in cambio.
Non è una scelta facile, soprattutto quando ci viene chiesta in un momento di estremo dolore e sofferenza per la perdita della persona amata. In quel momento non si riesce a pensare a qualcun’altro che è malato e che se non avrà un nuovo organo probabilmente avrà una prospettiva di vita molto bassa. Per questo deve essere una scelta che viene dal cuore, ma al tempo stesso ragionata. La donazione è un’opportunità per superare il dolore, per fare del bene, per non morire.
La donazione è un atto di grande civiltà; chi opera  da anni all’interno delle strutture Ospedaliere e può testimoniare la sofferenza e la difficoltà di chi attende un organo, così come la gioia di ritornare alla vita per molti pazienti che ricevono un trapianto, ha  il dovere morale di aiutare ed incoraggiare chi potrebbe scegliere di donare”.
 
                         
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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