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E’ morto il maestro liutaio Vincenzo De Bonis

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E’ morto il maestro liutaio Vincenzo De Bonis

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BISIGNANO (Cs) – E’ morto in silenzio così com’era vissuto, il maestro Vincenzo De Bonis, conosciuto in tutto il Mondo per l’arte della liuteria.

I suoi strumenti, costruiti nella piccola bottega calata nel rione Giudecca, suonano per mano di grandissimi artisti internazionali della musica classica, popolare, leggera e di ogni genere. La sua piccola ed accogliente casa, è stata meta di grandissimi musicisti, da Bennato a Modugno, da Branduardi a Diaz per citarne solo alcuni. La sua accoglienza a tanta “maestria” era la stessa che riservava agli amici di sempre ed ai suoi pochi concittadini che lo andavano a trovare: intorno al braciere con un bicchiere di vino. E poi i racconti della sua vita e di quella del fratello Nicola, morto prematuramente, di come lui non ha mai accettato quella morte. Se sollecitato sull’attenzione politico istituzionale non lesinava severi giudizi. Lui e la sua dinastia che hanno fatto conoscere Bisignano nel Mondo, maltrattati in Patria e nel loro comune di residenza. Da qui, raccontava Vincenzo, “sono passati tutti i politici, regionali, provinciali e comunali, tutti con grandi progetti ma, dopo quelle prime visite, non ho visto più nessuno”. Ci siamo inventate manifestazioni e tradizioni che non ci appartengono e, questa strana politica non ha mai puntato sulla liuteria bisignanese: eppure Bisignano aveva anche il Santo in Paradiso. Maltrattato ed illuso da amministratori, a tutti i livelli che, nella loro “ignoranza” storico-politica- culturale, pensavano che al Maestro servissero “favori”, hanno sempre rimandato l’attuazione di progetti che puntassero alla liuteria ed alla sua grandissima arte. Non capendo che era lui che serviva alla politica. Lui se ne va ad 84 anni, oggi a Bisignano è stato proclamato il lutto cittadino, scuole chiuse ma, vergogna, molti studenti, piccoli e grandi non sanno perché le scuole sono state chiuse: “chi era Vincenzo De Bonis”: ancora vergogna. A Bisignano, oltre alla sua bottega resta l’inettitudine della politica fin qui succedutasi e lo scandalo di una scuola di liuteria che da un ventennio vegeta a spese della collettività e di un museo ancora chiuso nonostante l’impegno. Di tanti progetti presentati, ancora sulla carta e, per sua volontà una donazione recente al suo comune di alcuni strumenti per l’attenzione che lui aveva verso la sua città natale. Nei prossimi giorni di lui si parlerà da ogni “pulpito” , ne parlerà gente che nemmeno lo ha veramente conosciuto condividendone la sua amarezza. Dicevano che era un tipo schivo, chiuso, inospitale. Bhe chi lo dice non lo ha conosciuto veramente e se con lui è stato schivo, chiuso, inospitale e burbero, ha fatto decisamente bene: il maestro Vincenzo non amava parate e “pigliati pi fissa” e non usava molta diplomazia con chi non la meritava. Oggi i funerali al Duomo di Bisignano alle 15.00 per l’ultimo saluto ad un uomo, ad un artista mai pienamente apprezzato ma che continuerà a parlare con la musica e le note che usciranno, ancora per anni innumerevoli dalle sue chitarre e, quei grandi artisti che lo hanno conosciuto e che suonano i suoi strumenti non finiranno mai di rendergli il giusto omaggio. Purtroppo ancora una volta la politica nostrana non ha perso occasione per essere piccola… vergogna.

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