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‘Ndrangheta, “Aemilia”: sequestrati 500mila euro di beni a Pasquale Brescia, 49enne crotonese

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‘Ndrangheta, “Aemilia”: sequestrati 500mila euro di beni a Pasquale Brescia, 49enne crotonese

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Oltre 500mila euro di beni mobili e immobili sono stati sequestrati a Pasquale Brescia, nell’ambito dell’operazione Aemilia. L’uomo era un’affiliato di ‘ndrangheta operante a Modena e Bologna

REGGIO EMILIA – Oltre 500mila euro di beni mobili e immobili. Questo ciò che la Direzione investigativa antimafia di Bologna ha sequestrato a Pasquale Brescia, 49 anni, originario di Crotone e imputato nel processo “Aemilia” (la maxi-nchiesta sull’infiltrazione e il radicamento della ‘ndrangheta a Modena, Bologna e in altre zone dell’Emilia.)

In esecuzione della proposta della misura di prevenzione del direttore della Dia, Nunzio Antonio Ferla, sono stati sequestrati, su disposizione del Tribunale di Reggio Emilia che ha valutato la sproporzione tra i redditi dichiarati e il patrimonio accumulato, un immobile a Milano, un automezzo e vari terreni a Cutro.

Pasquale Brescia, arrivò nel 1989 a Reggio Emilia, sviluppò interessi edili e immobiliari. Il 49enne originario di Crotone, fu arrestato a gennaio 2015 nell’operazione Aemilia, per associazione mafiosa. Con lui finirono dietro le sbarre altre 202 persone associate alla ‘ndrangheta.

Il Gip lo individuò come persona a totale disposizione di alcuni personaggi chiave dell’organizzazione (boss del calibro di Nicolino Sarcone, Alfonso Paolini e Francesco Lamanna). Inoltre Brescia curava rapporti con Antonio Gualtieri per la costituzione di un gruppo di imprese per la costruzione di villaggi turistici, impianti eolici e fotovoltaici in Calabria; stabilendo così legami con il capo cosca di Cutro Nicolino Grande Aracri. Dalle indagini è emerso che le sue attività economiche evidenziavano uno stretto rapporto tra economia e criminalità, infiltratasi nell’economia reggiana.

Infine, sempre secondo le indagini, avrebbe reperito voti su ordine dell’imprenditore edile Giuliano Frijio, nel corso della campagna elettorale per il sindaco di Parma del 2012.

Recentemente nei suoi confronti è stata chiusa un’indagine per minacce mafiose al sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi, per la lettera dal carcere recapitata all’edizione reggiana del Resto del Carlino.

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