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Bancarotta fraudolenta, sequestrati tre milioni di euro nel Vibonese
 
																								
												
												
											VIBO VALENTIA – La Guardia di Finanza di Vibo Valentia ha eseguito questa mattina, un sequestro di beni mobili ed immobili a Limbadi, nell’ambito dell’operazione denominata “Tale e Quale”.
Tra i beni sequestrati, anche una impresa per il commercio di materiale edile, identica a quella sottoposta a controlli. Due persone sono accusate di bancarotta fraudolenta, occultamento di scritture contabili e omessa dichiarazione fiscale. I finanzieri hanno controllato un arco temporale che va dal 2010 al 2012, recuperando a tassazione in materia di imposte sui redditi oltre 8 milioni di euro ed in materia di Iva quasi 1,2 milioni di euro. Le due persone segnalate all’autorità giudiziaria sono i legali rappresentanti della società.
Per effetto delle violazioni nelle dichiarazioni fiscali il valore corrispondente al profitto del reato è stato quantificato in circa 3 milioni di euro, pari all’imposta evasa. Il Procuratore della Repubblica di Vibo Valentia, Mario Spagnuolo, nella conferenza stampa indetta per illustrare i dettagli dell’operazione ha detto: “L’imprenditoria vibonese è obiettivamente sana, purtroppo le mele marce si trovano ovunque, ma noi le stiamo da tempo eliminando”. “Dagli accertamenti – ha proseguito il procuratore – è emerso come la società avesse una contabilità fiscale assolutamente anomala, con l’alterazione dei costi e dei ricavi. Non pagava l’Iva e l’Ires e risultava essere debitrice nei confronti dello Stato. A questo punto, viene fatta fallire per costituirne – come l’araba fenice che risorge dalle proprie ceneri – un’altra”. Il pm Pesce, il tenente colonnello Michele Di Nunno e il colonnello Paolo Valle hanno evidenziato come “la Edil Seminara con riferimento all’anno 2010 dichiarasse utili per 50.000 euro e un fatturato per 2 milioni ma faceva registrare una movimentazione finanziaria pari a 4 milioni di euro. E stesse anomalie erano risultate anche nei due anni successivi”.
 
                         
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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