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Il Codex Purpureus Rossanensis ospite d’onore al Quirinale

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Il Codex Purpureus Rossanensis ospite d’onore al Quirinale

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ROMA – Oggi le splendide sale del Palazzo del Quirinale, residenza del Presidente della Repubblica italiana, hanno ospitato un evento storico di notevole spessore politico, culturale e religioso.

Il Santo Padre Papa Francesco in occasione della sua visita al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano ha potuto visionare il Codex Purpureus Rossanensis, per la prima volta esposto e visibile al pubblico dopo il recente lavoro di restyling realizzato dall’Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario), diretto dalla dott.ssa Maria Cristina Misiti. L’antico Evangeliario, presumibilmente risalente al IV-VI secolo, che deve il nome al color porpora delle sue pagine miniate redatte in oro e argento, è strettamente legato alla storia della città di Rossano, di cui rappresenta il simbolo più eloquente del glorioso periodo bizantino. La proposta di “prestare” per un giorno il Codex Purpureus Rossanensis al Quirinale è stata avanzata il 17 settembre durante un incontro avvenuto a Roma tra l’Arcivescovo Santo Marcianò, accompagnato dal suo segretario don Santo Battaglia, da don Nando Ciliberti, direttore dell’Ufficio diocesano per i Beni Culturali Ecclesiastici, da don Pasquale Madeo, direttore dell’Economato e dell’Ufficio Amministrativo diocesano e il professor Louis Godart, Consigliere per la Conservazione del Patrimonio Artistico della Presidenza della Repubblica italiana, durante le fasi conclusive della presentazione del dossier del Codex all’UNESCO, Memory of the world, che, nel frattempo, è già stato inoltrato alla sede mondiale Unesco di Parigi. La perla di Rossano, infatti, come viene da sempre definita, per il suo straordinario interesse biblico, religioso, artistico, paleografico, storico e documentario, è una testimonianza paradigma di una regione, la Calabria, che ha mediato e tradotto in sintesi la civiltà greco-orientale e quella latino-occidentale. Noto agli esperti d’Arte e ai cultori del genere, che, a dire il vero, in numero sempre più cospicuo, in questi ultimi anni, grazie anche all’insigne opera informativa svolta dagli Uffici, hanno visitato il Codex, custodito da sempre presso il Museo diocesano di Arte sacra, finalmente, a distanza di molti anni dall’ultima apparizione pubblica fuori sede ha fatto il suo ingresso trionfale in una sede di prestigio, quale il Quirinale, in una circostanza unica, la visita di Papa Francesco, che suscita fin d’ora grande emozione tra il clero e l’intera comunità rossanese.

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