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Pianificavano un omicidio, fermati tre esponenti del clan Pesce
REGGIO CALABRIA – Avevano pianificato un omicidio per un affronto subìto che per una casualità non sono riusciti ad eseguire.
Tre persone, appartenenti al potente clan dei Pesce di Rosarno, sono state fermate dai carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Reggio Calabria in esecuzione di un decreto emesso dalla Dda. I tre indagati sono accusati di tentato omicidio aggravato dalle modalita’ mafiose, di detenzione e porto in luogo pubblico di micidiali armi da guerra, tra cui un fucile kalasnikov, una pistola semiautomatica Glock, una pistola automatica uzi, con relativo munizionamento. Alcune di queste armi erano state manomesse al fine di aumentarne la potenzialita’ offensiva.
Le persone fermate sono Biagio Arena, 31 anni; Rosario Rao di 32 e Vincenzo Cannata’ di 38, gia’ noti agli inquirenti. Biagio Arena, in particolare, è figlio di Domenico Arena, 59 anni, ex latitante, attualmente detenuto e gia’ condannato per appartenenza alla cosca Pesce, con sentenza della Corte d’Appello di Reggio Calabria del 22 febbraio scorso, con rito abbreviato, alla pena di 8 anni di reclusione, nell’ambito del processo “All inside”. Sia Biagio Arena che il cugino Rosario Rao, inoltre, sono nipoti del boss detenuto Vincenzo Pesce, 54 anni, detto “U pacciu“, esponente di vertice della cosca e attualmente detenuto in regime di 41 bis, inquanto gia’ condannato dalla Corte d’Appello di Reggio Calabria il 22 febbraio scorso, pure con rito abbreviato, a 16 anni di reclusione, sempre nell’ambito del processo “All inside“. Vincenzo Cannata’, infine, ha parentele comuni con Saverio Marafioti, 48 anni, indicato come il “bunkerista” della cosca Pesce, attualmente detenuto nell’ambito del procedimento “Califfo”, in corso di svolgimento dinnanzi al Tribunale di Palmi e Antonio Pronesti’, 46 anni, gia’ condannato, con sentenza di patteggiamento, alla pena di un anno e 8 mesi di carcere per aver favorito il reggente della cosca, Francesco Pesce, 35 anni detto “Cicciu ‘u Testuni”.
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