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Facebook, whatsapp…. Tutti a menar di pollici
RENDE (CS) – Approfittando di un post trovato su facebook, (la versione di Barney) mi piace oggi intervenire sull’uso che grandi e piccoli fanno di internet, dei telefonini e di tutte le sue applicazioni.
Il post che ho ben condiviso parla di una ricorrenza importante: “oggi è la giornata mondiale A-Social”. A mezzogiorno in punto in tutte le piazze delle principali città del mondo, gli utenti di Facebook, Twitter e social vari, abbandoneranno i collegamenti virtuali per incontrarsi e scambiare opinioni di persona, come si faceva tanti anni fa. Per un’intera ora i partecipanti saranno costretti a spegnere anche cellulari e tablet, in modo da restare tecnologicamente nudi di fronte agli altri, senza altro ausilio che la propria voce e il proprio corpo analogico. Sarà severamente vietato alzare il pollice della mano in alto per esprimere gradimento e non ci sarà limite di battute per esprimere la propria opinione. Presidi medici saranno presenti in tutte le piazze per intervenire in caso di gravi crisi “d’astinenza da post” e smarrimento esistenziale, mentre numerosi vocabolari verrano resi disponibili per facilitare lo scambio di frasi mediamente articolate. A tal proposito si sconsiglia vivamente l’utilizzo di parole comprendenti la lettera K. Si prega di evitare di esprimere le proprie emozioni attraverso l’interpretazione di smorfie facciali più o meno complicate. Ogni smile verrà punito”. Il problema è reale. Ormai a tavola si parla a gesti o meglio, non si parla. I problemi dei figli vengono “condivisi” con una piazza virtuale che certo non è in grado di dare consigli. Ma allora dov’è il problema? E’ che anche le mamme ed i papà sono impegnati a “menar di pollici”.
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