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Il PD va a scuola di democrazia….cristiana: è guerra di tessere
 
																								
												
												
											COSENZA – Come sono lontani i tempi di quel PCI “composto” dove ognuno “marciava” insieme agli altri e dove tutti “condividevano”.
Tempi in cui si contestava quella Democrazia Cristiana che delle tessere, dei pacchetti pagati dall’onorevole di turno, aveva invece fatto la sua ragione di vita. Il partito delle correnti dove tutto era ammesso: era la “democrazia”. Oggi, forse perché nel mutamento politico dal PCI alla Quercia e dall’Ulivo al PD, troppi ex democristiani vi si sono accasati, anche qui siamo al balzello delle tessere. Ieri sera Franco Laratta ha ufficializzato la sua candidatura per i renziani, alla segretaria provinciale del partito a Cosenza e già, quelli dell’altra corrente, i cuperliani, gli fanno sapere che le sue tessere sono false…. false anche quelle dei cuperliani si replica…. Quello all’interno del PD oggi, non è un confronto politico, la politica è lontana mille miglia dai giochetti di bottega messi in campo. C’è da giurare che fino al congresso se ne diranno di tutti i colori facendo rimpiangere quel PCI “ordinato” e granitico. Così dei renziani e dei cuperliani rimarranno solo i pezzi da raccogliere. Pezzi che difficilmente saranno capaci di ricompattarsi e rispettare la volontà degli elettori…. Elettori? pardon dei tesserati…. Ma, di quelli che sanno di essere tesserati o di quelli che, come negli anni 70 in casa DC votavano senza nemmeno saperlo? Così si potrebbe proporre il nobel per i “Demo Comunisti” che hanno avuto la capacità di distruggere prima la DC e poi il PCI…. Intendiamoci fra i comunisti hanno trovato terreno fertile, del resto già da tempo era finito il tempo delle guide “autorevoli”. Così si va verso il congresso provinciale e regionale sperando che la stagione commissariale, per questo grande partito resti solo un brutto ricordo. La cosa più importante è che non si dia spazio ai singoli, capaci solo di guardare al loro orticello, persone che, a tutti i livelli ed in ogni partito faranno solo il loro interesse. Infine una considerazione: se guardo indietro ricordo Berlinguer, Lama, mettiamoci pure Occhetto, D’Alema e Veltroni se guardo avanti, invece, non vedo quasi nulla e continuo a chiedermi ma chi sono Renzi e Cupierlo?
 
                         
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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