Calabria
Elicottero del pregiudicato atterra nella piazza, ma davvero nessuno l’aveva autorizzato? (VIDEO)
 
																								
												
												
											Una scena da film americano, ma anche una vergognosa realtà; un elicottero sorvola la piazza principale, poi atterra e scendono due novelli sposi che hanno voluto festeggiare con un volo il loro sì. Solo che lui è un pregiudicato arrestato tempo fa mentre irrigava una piantagione di marijuana.
NICOTERA (VV) – Tutti applaudivano nella piazza blindata per l’arrivo degli sposi a bordo di un elicottero e nessuno sapeva niente. Ancora poco chiare infatti le notizie circa l’autorizzazione data ad Antonio Gallone e alla sua giovane sposa per coronare il loro sogno atterrando con un elicottero in piazza Castello, piazza principale del piccolo centro del vibonese transennata per evitare che qualcuno si potesse avvicinare.
La Procura della Repubblica di Vibo Valentia ha deciso di avviare un’inchiesta che al momento però non vede nessun indagato. I carabinieri hanno sentito il sindaco Franco Pagano, il comandante della polizia municipale ed il responsabile dell’ufficio tecnico. Il primo cittadino ha sottolineato che “nessuno ha autorizzato l’atterraggio”, sostenendo che “una richiesta era giunta ma per l’atterraggio al campo sportivo e che della pratica si è occupato l’ufficio tecnico”. Cosa, peraltro, che in un primo momento sarebbe avvenuta.
Gli sposi, infatti, sarebbero partiti da Nicotera in elicottero dal campo sportivo, ma al ritorno il velivolo è atterrato nella piazza. I carabinieri stanno ascoltando altri dirigenti comunali ed il pilota del velivolo per capire cosa sia successo. Ma gli investigatori intendono anche accertare esattamente chi siano gli sposi e se possano avere un qualche collegamento con persone vicine ad ambienti criminali. Sta di fatto che Nino e Aurora, ormai lo scenario da sogno lo hanno ‘sfruttato’ per il loro matrimonio ma quello che non si capisce è come mai un elicottero abbia potuto violare qualsiasi regolamento, atterrando e decollando più volte in pieno centro abitato. Lo sposo, operaio trentunenne, Antonio Gallone ha qualche precedente per esser stato sorpreso nel 2011 ad innaffiare una piantagione di marijuana ma secondo indiscrezioni sarebbe parente di persone legate al clan Mancuso ma questo particolare al momento, non sarebbe confermato. Il procuratore facente funzioni Michele Sirgiovanni l’ha definito “un fatto gravissimo”.
Al vaglio la lista dei 400 invitati
La Procura di Vibo Valentia ed i carabinieri stanno acquisendo in queste ore la lista degli invitati del matrimonio del 14 settembre scorso. Acquisiti pure diversi filmati del matrimonio e dell’arrivo del velivolo accolto con un tappeto rosso per gli sposi e da quasi 400 invitati. Gallone, a cui carico è in corso un procedimento per coltivazione di stupefacenti, sarebbe imparentato con persone legate a un clan della ‘ndrangheta.
Gli amministratori comunali, già sentiti dai carabinieri nell’ambito dell’inchiesta aperta dal procuratore facente funzioni di Vibo Valentia, Michele Sirgiovanni, che ha definito l’accaduto come “gravissimo“, hanno spiegato che era pervenuta in Comune solo una richiesta di utilizzo del campo sportivo quale base di partenza dell’elicottero per raggiungere le isole Eolie. Il velivolo al ritorno è invece atterrato in piazza a due passi dal sagrato della chiesa dopo aver paralizzato il traffico cittadino con la chiusura delle strade adiacenti.
Lo sposo era stato sorpreso nel 2011 dai carabinieri a innaffiare oltre 600 piante di marijuana. Altri parenti sono stati invece segnalati come frequentatori del potente clan Mancuso che ha a Nicotera e Limbadi le proprie roccaforti. Il Comune di Nicotera e’ stato sciolto due volte per infiltrazioni mafiose e si attende la decisione del ministero dell’Interno su una nuova richiesta di scioglimento della prefettura di Vibo. La terza in 15 anni.
Giarrusso (M5S) : “Ormai in Italia tutto è concesso ed autorizzato”
“Dagli inchini ai talk show nelle tv di stato; elicotteri ormai immessi nel mercato “criminale” per rendere omaggi alle esequie-show fino ai matrimoni in pompa magna. Ma chi autorizza tutto questo?”. E’ quanto dichiara il membro della Commissione antimafia Mario Giarrusso (M5s). “Quello che è avvenuto giorni fa a Nicotera, in Calabria, è un fatto gravissimo che fa emergere, per l’ennesima volta, il lato oscuro della complicità di chi non poteva non sapere che il centro storico sarebbe stato chiuso al traffico per consentire agli sposi di volare felici e contenti”.
Giarrusso ha annunciato la presentazione di un‘interrogazione parlamentare urgente per “chiedere se il Ministro Angelino Alfano intende intervenire nell’immediato al fine di contrastare tali dinamiche di potere mafioso e quali misure di intende avviare considerato che qualcuno al Comune di Nicotera ne era a conoscenza. Anche in Calabria come a Roma, la ‘ndrangheta vola felice e contenta”.
 
                         
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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