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Il ‘magnaccio’ rumeno ucciso perchè non spostò le prostitute

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Il ‘magnaccio’ rumeno ucciso perchè non spostò le prostitute

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CORIGLIANO CALABRO – Le indagini dei carabinieri sono partite dall’omicidio di Ciobanu Dumitrache, ucciso nella notte dello scorso 16 agosto.

I militari hanno eseguito due provvedimenti restrittivi per estorsione nelle case circondariali di Cosenza e Rossano, emettendo due ordinanze di custodia cautelare nei confronti di Ruko Dritan (in foto), albanese di 33 anni, e del suo connazionale Seferi Sokol, di 39 anni, accusati di aver costretto, dietro reiterate minacce, due cittadine rumene ad allontanarsi dai luoghi dove le stesse si prostituivano, chiedendo la somma di 50 euro al giorno per poter continuare ad esercitare l’attività di meretricio. Ciobanu, sarebbe stato il protettore delle due donne, ucciso a Schiavonea con due colpi di fucile calibro 12, perchè si sarebbe rifiutato di accettare la richiesta dei due. In quell’occasione, il giorno dopo l’omicidio, i carabinieri, erano riusciti a rintracciare e sottoporre a fermo i quattro responsabili, tra cui oltre al Seferi e al Ruko, considerato l’esecutore materiale, anche Mona Kadri, albanese di 32 anni e il 24enne rumeno Tighiliu Claudiu Florin. I quattro erano stati rintracciati tra i comuni di San Demetrio Corone (CS), Mirto (CS) e Bari.

L’omicidio di Ciobanu il 16 agosto sarebbe stato compiuto dopo una lite scoppiata in un locale e legata proprio al giro di prostituzione gestito dalla vittima e per il quale si sarebbero fronteggiati due gruppi. I quattro arrestati per l’omicidio in quell’occasione, avrebbero avvicinato in discoteca due prostitute romene chiedendo loro una mazzetta di 50 euro al giorno per esercitare l’attività sul tratto della statale 106 dove abitualmente le donne sostavano. Le ragazze sarebbero state anche strattonate dai due albanesi e a quel punto un gruppo dei romeni, vedendole in difficoltà, avrebbe deciso di reagire. Così Dumitrache Ciobanu per difendere le ragazze si sarebbe scagliato contro Ruko il quale si è poi allontanato per ritornare poco dopo con un fucile da caccia ed ucciderlo all’esterno della discoteca, con colpi al fianco e al ginocchio sinistro.

 

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