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Jenny Narcisi da Cosenza a Rio per la Paralimpiadi, una storia di sport e amore per la vita
Ci sarà anche un po’ di Calabria alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro, i giochi estivi dedicati ad atleti con disabilità, inaugurati ieri e che si svolgeranno fino al 18 settembre 2016.
RIO DE JANEIRO – Ventitrè discipline paralimpiche, circa 4.500 atleti, 101 italiani provenienti da 176 Paesi del mondo e una cosentina, la ciclista Jenny Narcisi, originaria di Rose (Cs) e perugina di adozione. Jenny Narcisi, solo un anno fa ha esordito in nazionale conquistando un bronzo nei Mondiali di Nottwill, disputati in Svizzera, nella categoria C4.
Nata a Cosenza il 4 settembre 1988, abita ora a Corciano, in Umbria, ed è tesserata con il Team Equa Asd e a Rio si cimenterà nella gara a cronometro ed in quella in linea. La Narcisi, è nata affetta da macrosomia, una patologia che evidenzia una differenza di volume tra gli arti inferiori ed il blocco meccanico della caviglia, sia in estensione che laterale. Nel giro di poco tempo quando era ancora piccola, perde la sensibilità di tutta la gamba sinistra quasi integralmente.
Qualche mese fa la giovane atleta di 27 anni, ha raccontato proprio agli studenti di Rose, il suo percorso: dalle prime cure al Bambin Gesù di Roma, fino alla scoperta, a 14 anni del ciclismo. Un percorso faticoso e impegnativo per Jenny, che è riuscita ad arrivare alla consapevolezza di accogliere la sua disabilità come una creazione e pertanto un dono di Dio.
A svolgere un ruolo fondamentale nella sua vita è stata certamente la sua famiglia, che l’ha sempre fatta sentire una bimba ‘speciale’ e mai ‘diversa’ . Dopo il diploma di Ragioneria conseguito in Calabria si è iscritta alla facoltà di Scienze Motorie all’Università di Perugia dove si è laureata alla triennale con una tesi quasi su se stessa perchè incentrata sulla sua patologia.
La partecipazione di Jenny a Rio è il risultato di una storia bellissima di sport e di vita, iniziata nel dicembre 2014 quando l’atleta chiede ed ottiene dal comitato paralimpico italiano di ciclismo la classificazione di atleta disabile ammesso ad una delle 5 categorie previste dall’Unione Ciclistica Internazionale (U.C.I.) – il massimo ente del governo sportivo ciclistico. Dopo essersi rivolta al tecnico Roberto Burdo di Amantea per una collaborazione anche a distanza, inizia la sua preparazione atletica ciclistica adatta alla sua disabilità. Tutta la Calabria fa il tifo per lei con lo stesso entusiasmo che l’ha portata a compiere un viaggio frutto di tanti sacrifici ma anche di passione per lo sport e di amore per la vita.
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