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Il punto sulla sesta giornata di serie A
COSENZA – La sesta giornata di serie A ha mantenuto fede ai pronostici, non facendo registrare nessuna particolare sorpresa.
L’Atalanta regola con un secco 2-0 un Udinese lontana parente della squadra degli ultimi due anni. A Bergamo è sempre difficile giocare per le squadre avversarie, ed anche quest’anno sembra che il cliché si ripeta con assoluta precisione. Le caratteristiche di grinta hanno sempre contraddistinto le squadre di Colantuono. L’Inter non va oltre il pari con un quadrato ed attento Cagliari, che consapevole di non potersi giocare la partita alla pari, si é guardato bene di prestare il fianco ad un Inter che fa del gioco di rimessa la sua tattica migliore. Qualche errore l’ha commesso anche mister Mazzarri, con qualche scelta discutibile. Ritorna alla vittoria il Catania di Maran, che liquida con facilità un Chievo che non riesce a ripetere la bella partita di domenica scorsa con la Juventus. Il Napoli espugna il campo del Genoa, con una doppietta di Pandev, ribadendo di essere una seria candidata alla corsa verso il titolo. Il Genoa con questa sconfitta saluta il suo allenatore Liverani, esonerato dal presidente Preziosi,richiamando al timone Gasperini. A Verona si è goduto di una bella partita fra gli scaligeri ed il Livorno, che pur uscendo sconfitto ha dimostrato di valere la classifica che occupa. Bravo il fantasista veronese Iturbe che dà spettacolo ed infiamma la fantasia dei propri tifosi. La Lazio non va oltre il pareggio contro il Sassuolo, facendosi rimontare due goal, e rischiando addirittura di perdere contro un indomito e ben organizzato Sassuolo. Brutto derby quello tra Torino e Juventus, con un primo tempo talmente brutto da non aver fatto registrare nemmeno un tiro in porta. Pogba decide con un colpo di testa una partita che altrimenti sarebbe terminata senza eccessive emozioni. Granata furiosi con l’arbitro per il goal che sarebbe dovuto non essere convalidato. Vola la Roma di Garcia che stritola un mal capitato Bologna. Una delle poche cose che non si possono contestare sono i numeri. Diciassette goal fatti, uno subito, sei vittorie e diciotto punti in classifica. Ergo … La Fiorentina pareggia contro un Parma che mette a nudo le pecche di una squadra, quella Viola, ancora poco matura per traguardi importanti.
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