Calabria
Rischio sismico, Guccione interroga Oliverio sull’utilizzo dei fondi stanziati dal Governo in sei anni (AUDIO)
 
																								
												
												
											Intervenire quando accadono i disastri, o quantomeno discutere degli interventi, è una caratteristica tutta italiana. Si parla di ‘prevenzione’ dal rischio idrogeologico dopo le alluvioni, e dal rischio sismico dopo i terremoti che devastano interi centri.
COSENZA – Piogge di finanziamenti per mitigare i rischi, soldi che vengono ‘pensati e stanziati’ dopo aver assistito attoniti al bilancio delle vittime che ha superato, purtroppo, quota 290. La Calabria, è tra le regioni italiane più a rischio per quanto concerne potenziali terremoti e proprio per questo, già dopo il sisma dell’Aquila, erano stati stanziati circa 114 milioni di euro, spalmati nel corso degli ultimi sei anni (Legge Abruzzo) per il territorio calabrese. Su 12.500 domande dei privati per la messa in sicurezza delle loro case, in sei anni, solo 40 sono state ritenute finanziabili ed inoltre su trenta milioni di euro (per i privati) sono state destinate e utilizzate risorse pari a 500 mila euro.
Il consigliere regionale del Partito Democratico, Carlo Guccione per questo motivo, ha deciso di ‘interrogare’ il governatore Mario Oliverio, che solo ieri ha parlato alla Conferenza delle Regioni a Roma di un ‘progetto del secolo’ per la mitigazione del rischio sismico: “Dopo il terremoto che ha distrutto L’Aquila – spiega Guccione – il Governo ha deciso, con la legge n° 77 del 2009 (Legge Abruzzo), di concedere alle Regioni contributi, finalizzati all’esecuzione di interventi strutturali di rafforzamento locale e di miglioramento sismico degli edifici pubblici e privati. La Regione Calabria è considerata dalla Protezione civile nazionale un territorio ad altissimo rischio sismico. E per questo motivo il Governo nazionale ha concesso alla Calabria la maggiore quota nella ripartizione dei fondi nazionali per un totale di circa 114 milioni di euro nell’arco di 6 anni”.
Carlo Guccione ha spiegato i contenuti dell’interrogazione ad Oliverio ai microfoni di Rlb Radioattiva, sottolineando nel corso dell’intervista come la Calabria non ha bisogno di altre risorse, ma dovrebbe iniziare a progettare e spendere quelle già ricevute, e soprattutto ha richiamato l’attenzione sulla solita modalità di intervento della politica che si mobilita solo dopo accadimenti gravi e straordinari come il terremoto che ha raso al suolo interi paesi nel centro Italia.
ASCOLTA L’INTERVISTA
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“C’è da aggiungere – continua Carlo Guccione – che con i fondi della Legge Abruzzo 2012, 2013, 2014, e 2015 sono stati pubblicati i bandi da parte della Regione Calabria e sono pervenute oltre 16.000 richieste da parte dei privati. Per le annualità 2012 e 2013 sono stati presentati oltre 12500 progetti da parte dei privati, considerati idonei e finanziabili solo 40 e per gli anni 2014 e 2015 oltre 3500 domande ancora in corso di valutazione da parte della Regione Calabria. Le risorse destinate ai privati potrebbero essere destinate per la messa in sicurezza dei centri storici”.
“Quali misure – si chiede Carlo Guccione – intende mettere in atto la Giunta regionale per raggiungere gli obiettivi previsti dalla legge n° 77 del 2009 (“Legge Abruzzo”) che ha destinato alla Calabria, sino ad oggi, circa 114 milioni di euro per interventi su strutture pubbliche e private. Considerato il numero esiguo di progetti privati finanziabili fino ad oggi quali sono le misure necessarie affinché si utilizzino tutte le risorse a disposizione. E poi, quale è lo stato dell’arte dei cantieri finanziati per il miglioramento sismico degli edifici pubblici strategici al fine di mettere in atto iniziative idonee a snellire le procedure per la realizzazione dei lavori?”.
 
                         
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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