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Cadavere rinvenuto nel letto di un fiume nel cosentino
 
																								
												
												
											VILLLAPIANA – I vigili del Fuoco hanno recuperato il corpo priva di vita di un uomo adagiato nel letto del torrente Satanasso.
Intervenuti, nel corso della notte, in una campagna del comune di Villapiana i pompieri bruzi hanno prelevato nel letto di un torrente, la salma di un uomo impigliata in un canneto. Sul posto, data la gravità dell’episodio, sono accorsi i carabinieri per l’identificazione del corpo insieme al sindaco e al corpo di Polizia Municipale. Il cadavere rinvenuto è di Pietro Falbo, 81 anni un anziano affetto da alzheimer che abitava nei pressi del litorale fluviale con una badnte di nazionalità albanese. Fu proprio lei ad avvisare le forze dell’ordine del fatto che l’uomo, uscito come di consueto per fare una passeggiata, non aveva più fatto ritorno. Da lì sarebbe scattata una massiccia battuta del territorio che non avrebbe consentito di ritrovare l’uomo, ma solo il suo secchio arancione con il quale era solito raccogliere l’acqua del fiume per poi portarla a casa. Un’abitudine insolita, che aiutava l’anziano a tenere costantemente allenati i propri muscoli. Di lui però nessuna traccia. Il suo corpo infatti era stato trascinato dalle correnti per troppi metri. Sino a quasi 50 metri dal mare dove si era fermato bloccato dalle canne. Un passante insospettito da quel fagotto nero nel canneto avrebbe così allertato i carabinieri di Villapiana che intervenuti sul posto hanno subito identificato il corpo di Falbo. Effettuati i primi rilievi le autorità ipotizzano che l’uomo probabilmente si sia perso durante una passeggiata e sarebbe  morto annegato in un tratto in cui l’acqua del torrente era particolarmente alta. “Non c’è nulla che faccia pensare ad una colluttazione – spiega il maresciallo Pasquale di Villapiana – si esclude l’ipotesi dell’omicidio anche se per avere l’ufficialità del responso bisognerà attendere l’esito dell’autopsia. E’ verosimile che l’uomo si sia smarrito lungo il fiume per poi scivolare per una svista o un malore e sia poi morto per annagamento e trascinato dal torrente sino a quasi raggiungerne la foce”. Il sindaco di Villapiana, Roberto Rizzuto, consapevole del suo ruolo di tutore della comunità, ha assistito in prima persona a tutte le operazioni di recupero del corpo del defunto.
 
                        
 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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