Archivio Storico News
Denuncia abusi, ma viene licenziato. Educatore in sciopero della fame
CELICO – Aveva avuto il coraggio di parlare.
Di presunte truffe e maltrattamenti. Fatti gravissimi avvenuti in uno dei centri per minori di Celico dove sono ospitati ragazzi che vivono condizioni di particolare disagio sociale affidati agli educatori dalle autorità giudiziarie. Giovani con i quali bisognerebbe lavorare con i guanti di velluto, senza pretendere di lucrarvi. Giancarlo, uno dei soci fondatori della cooperativa sas di Celico che gestisce il gruppo appartamento minori a rischio, aveva portato alla luce l’aggressione fisica di un ragazzino e di furti ai danni del centro. Un gesto dovuto, ma non è stato così. La vita lavorativa di Giancarlo diventa un incubo. Tra dispetti e sotterfugi l’uomo, ormai ultracinquantenne, è costretto a rassegnare le dimissioni e ripartire da zero. Con un clausola: “puoi tornare a lavorare quando vuoi”. Così è stato. L’educatore rientra al lavoro. Dopo tre giorni viene licenziato per ‘incompatibilità di carattere’. Il Tribunale del Lavoro ritiene che debba essere reintegrato ed impone alla coop. di reinserire Giancarlo nell’organico. Nuovamente al suo rientro, dopo poche ore Giancarlo viene licenziato causa riduzione del personale. Nuovamente, Giancarlo impugna il licenziamento. Sfiancato da una vicenda che va avanti ormai da tre lunghi anni tra sindacati, burocrazia ed avvocati, oggi l’educatore ha deciso di cambiare registro, iniziando lo sciopero della fame. Da stamattina Giancarlo è in presidio permanente nella piazza principale del paese, in attesa di risposte. Tra la cooperativa e l’educatore è ormai guerra aperta. “L’azienda – si legge nel cartellone che Giancarlo ha appeso al suo fianco – conta sulla lentezza del sistema giudiziario misto ad un delirio di impunita’ ed onnipotenza. Nonostante questo arriveremo piano piano a riprenderci inesorabilmente quello che ci spetta per legge e nonostante il fango buttatomi addosso, le bugie, le falsita’, le volgari minacce su facebook e le riprese video illegali (tutto gia’ denunciato) inaspriremo la lotta e continueremo a denunciare fatti e misfatti”. Una fitta rete di solidarietà si è già mossa per dare man forte al coraggio dell’educatore che dalle 10 alle 19, sarà ancora oggi in piazza a Celico per far valere le proprie ragioni. Lo sciopero della fame andrà avanti fino a quando non sarà effettivamente rispettata la sentenza del Tribunale: con il reintegro e il pagamento degli stipendi arretrati.
Social