Segnala una notizia

Hai assistito a un fatto rilevante?
Inviaci il tuo contributo.

Richiedi info
Contattaci

Crisi: Rubbettino (Confindustria), in Calabria voglia di fare

Archivio Storico News

Crisi: Rubbettino (Confindustria), in Calabria voglia di fare

Pubblicato

il

CATANZARO – “Fra i giovani calabresi riscontro un entusiasmo ed una voglia di fare che non sono stati minati dalla crisi”. E’ ottimista Marco Rubbettino, presidente dei giovani di Confindustria Catanzaro

rispetto alla situazione economica della Calabria. Con il fratello Florindo amministra la casa editrice fondata 40 anni fa dal padre Rosario a Soveria Mannelli, un piccolo centro della pre Sila catanzarese, diventata ormai protagonista nel panorama dell’editoria nazionale. La sua analisi e’ in controtendenza rispetto al pessimismo diffuso nel Sud. “I problemi – dice – in questa regione non mancano e li concosciamo: il credito, la burocrazia, la criminalita’ organizzata. Ma occorre una svolta culturale. Non basta lamentarsi. Quello che non va non e’ sempre e soltanto colpa della politica. Anche la cosidetta societa’ civile ha le sue responsabilita’. Non puo’ limitarsi a contestare, ma deve rimboccarsi le maniche. Parlare serve poco se non si agisce”. Dunque, l’ entusiasmo puo’ essere l’antidoto rispetto alla crisi e puo’ aiutare a cogliere i frutti della debole ripresa economica annunciata da piu’ parti per l’autunno. “La crisi, paraddossalmente – spiega Rubbettino – ha portato nel sistema una maggiore efficienza, perche’ ha indotto molti operatori economici a riflettere sulla necessita’ di cambiare il modo di gestire le aziende. Si e’ trattato di una cura fortemente depressiva, ma alla fine chi e’ sopravvissuto potra’ riprendere il cammino. Rispetto ad un anno fa si comincia ad intravedere un certo ottimismo, sia pure moderato, nel mondo delle imprese. C’e’ – sottolinea – molta aspettativa rispetto ad un possibile miglioramento delle politiche creditizie da parte delle banche e ad una maggiore efficienza della macchina pubblica. In Calabria la situazione rimane particolarmente critica – sottolinea Rubbettino – ma soprattutto tra i giovani vedo un entusiasmo e una voglia di fare che non sono stati stati minati dalla crisi”. Alle istituzioni il presidente dei giovani imprenditori catanzaresi riconosce di aver messo in campo alcune iniziative positive. “Ci sono – dice – molti bandi, ma occorre che la burocrazia non le blocchi”. Resta la nota dolente del rapporto con il mondo bancario. La stretta creditizia stringe sul collo delle imprese e rimane la diffidenza quando si tratta di erogare finanziamenti per nuove imprese che volessero investire nel Mezzogiorno. “Si e’ perso – dice – il rapporto fiduciario fra il mondo del credito e le imprese. Occorre che le banche abbiano un approccio diverso, piu’ positivo e imprenditoriale”. Le deficienze infrastrutturali e la perifericita’ geografica della Calabria sono un peso, ma possono essere compensate da altri fattori. La Rubbettino ne e’ un esempio. Dal Sud piu’ estremo ha conquistato spazi nazionali. “Dopo 40 anni – dice Marco Rubbettino – siamo una realta’ consolidata. Abbiamo sopperito alle note carenze infrastrutturali con l’entusiasmo dei lavoratori, consapevoli di poter lavorare nella loro terra senza emigrare e di poter fare qualcosa per la Calabria. Paraddossalmente – aggiunge Rubbettino – il vantaggio di poter operare in un territorio tranquillo e’ stato superiore alle criticita’ grazie a maestranze fortemente motivate”.
Un terreno di misura dell’atteggiamento postivo delle nuove generazioni e’ dato, spiega Rubbettino, dallo sportello “Start Up” attivato dai giovani industriali catanzaresi. “Incontro molti giovani, alcuni laureati altri ancora studenti, desiderosi di operare sul mercato e questo fa ben sperare. In Calabria c’e’ gente molto preparata che porta idee innovative. L’entusiasmo – dice – puo’ essere una carta vincente per questa terra”.

Pubblicità
Pubblicità .

Categorie

Social

quicosenza

GRATIS
VISUALIZZA