COSENZA – Sono decorsi più di 3 mesi dalla morte di Salvatore Iaccino, avvenuta il 17 febbraio 2025, mentre si trovava ricoverato presso la Clinica Villa degli Oleandri di Mendicino, ma ancora non si conoscono gli esiti del lavoro dei consulenti tecnici del Pm, Dr. Berardo Cavalcanti e Vannio Vercillo. È quanto fanno sapere gli avvocati della famiglia dell’ultras del Cosenza, Mattia Caruso, Cristian Cristiano, Angelo Nicotera e Maurizio Nucci.
I legali hanno sollecitato, con una memoria difensiva, l’acquisizione dei tabulati degli indagati, nonchè della rete fissa della clinica, per verificare le tempistiche dell’intervento nel giorno in cui Salvatore è deceduto. La famiglia di Salvatore chiede venga fatta luce sulla morte del tifoso e di indagare su eventuali omissioni nella vigilanza e nel soccorso. «Aveva segni in volto, – aveva affermato la mamma ai nostri microfoni – voglio verità. La sera che mio figlio ha perso la vita non ho trovato nessuno in clinica. Non sono mai riuscita a parlare con un responsabile o qualche referente di Villa degli Oleandri. Una settimana prima aveva dei graffi in viso e mi aveva detto che era stato picchiato. Quel giorno alle 17:00 ha incontrato con l’avvocato, alle 18:30 è morto. Voglio sapere cosa è successo».
Quattro indagati per la morte di Salvatore Iaccino
Ricordiamo che a seguito della morte del 48enne, la Procura di Cosenza ha aperto un’inchiesta iscrivendo nel registro degli indagati 4 persone: due OSS un medico ed un infermiere nei confronti dei quali s’ipotizza il reato di omicidio colposo. Il magistrato titolare dell’inchiesta aveva disposto anche l’autopsia sul corpo dell’Ultras che venne eseguita dal medico legale Silvio Berardo Cavalcanti.
Richiesta l’acquisizione del foglio di presenza dei dipendenti
Gli avvocati della famiglia Iaccino hanno richiesto di acquisire pure il foglio di presenza dei dipendenti nella clinica nel giorno della morte di “Uccello” ed anche nei giorni precedenti. Questo per comprendere chi è stato in contatto con lui e quali farmaci gli sono stati somministrati. I difensori hanno, altresì sollecitato, chiaramente, il deposito dell’elaborato tecnico da parte dei consulenti del Pm, auspicando il confronto anche con il consulente nominato dalla difesa, e cioè, il Dr. Arcangelo Fonti.
Gli avvocati concludono con un messaggio di fiducia nell’operato della magistratura per far chiarezza su una vicenda che ha destato grande attenzione da parte dell’opinione pubblica. Sono, infatti, ancora negli occhi di tutti le testimonianze di stima e di affetto nei confronti di Salvatore I, in occasione della sua scomparsa, non solo da parte dei cittadini di Cosenza, ma da molte città d’Italia, ed anche oltre i confini nazionali, e non solo da parte del mondo Ultrà. Nessuno potrà mai dimenticarsi di Salvatore, il ragazzo dal cuore grande.

