COSENZA – Come ai vecchi tempi. Camminare per Cosenza stamattina direzione stadio “San Vito” era come rivivere e rivedere la carovana dei tifosi rososblù, marciare in massa verso la “cattedrale” del calcio
cittadino. Da allora, dai tempi d’oro della cadetteria, quando il San Vito, era davvero uno spettacolo di cori, tifo e colori, di acqua, come si dice in gergo, sotto i ponti ne è passata davvero tanta. Era il Cosenza straordinario del 2000. Oggi la piazza non è più inserito nella geografia calcistica della pedata nazionale, essendo ormai da anni, relegata nel triste “inferno” dei dilettanti. Ma oggi, per Cosenza-Messina, partita di cartello del campionato nazionale di Serie D, girone I, quell’entusiasmo per strada s’è rivisto. Si sono rivisti i ragazzi con la sciarpa al collo, i fedelissimi con lo zaino in spalla e il bandierone arrotolato, pronto per essere esposto in curva Sud. Sono passati gli anni, sono cambiate le generazioni, ma il fascino di Cosenza-Messina, appassionate derby del Sud resta immutato, anche se oggi sul manto erboso del San Vito scenderanno due nobili decadute, dimenticate dal calcio che conta. Da Messina e già da stamattina hanno fatto sentire la loro voce in città, il resto lo faranno allo stadio. E’ cambiata anche l’atmosfera tra le due tifoserie, un tempo gemellate.