Ieri, 10 Aprile 2014, abbiamo pubblicato un articolo dal titolo: “Lo sfratto colpisce anche i Santi: Umile da Bisignano fuori casa da 4 anni”.
Riportavamo il mancato inserimento del convento di Bisignano e della casa del secondo Santo di Calabria nell’elenco dei finanziamenti per i beni culturali, primo atto del neo ministro Franceschini. Davamo conto anche delle prese di posizione di natura politica che annunciavano la “fine del Mondo”. A distanza di un mese ci è parso necessario ricordare le promesse politiche e, ricordare proprio a quei poltici che sono venuti meno all’impegno preso con i loro concittadini e con il Santo. Ma, il miracolo c’è stato. Siamo stati informati dal PD che l’interrogazione promessa dal segretario cittadino di Bisignano, Rosario Perri era stata presentata dall’onorevole Enza Bruno Bossio e, come per “miracolo”, appunto, resa nota ed inviata alla stampa ieri pomeriggio. Ma questo è poca cosa se il tutto sortisce l’effetto sperato.
Diamo dunque merito alla Bruno Bossio e di seguito vi diamo conto del testo dell’interrogazione:
BRUNO BOSSIO — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo.
PREMESSO CHE: Il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo il mese scorso ha stanziato 26,8 milioni di euro per finanziare opere di riqualificazione dei beni culturali in Calabria; di questi 26,8 milioni circa 10 milioni sono stati destinati ad interventi su siti della provincia di Cosenza (castelli di Rocca Imperiale ed Oriolo, il complesso monumentale di S’Agostino di Cosenza, il santuario di San Francesco di Paola, il museo della civiltà contadina delle saline di Lungro, i ruderi di Cirella, il centro storico di Cosenza); nel comune di Bisignano è allocato il santuario della Riforma, casa di Sant’Umile da Bisignano, il secondo santo calabrese; il santuario è un luogo di devozione popolare assai significativo e patrimonio turistico fondamentale del comune di Bisignano e custodisce opere d’arte di inestimabile valore artistico e storico; a causa di una frana che ha interessato la collina su cui sorge, il santuario è stato chiuso il 14 febbraio del 2010; da quel giorno poco e nulla è stato fatto per consentire la riapertura del santuario;
PER SAPERE: se, nello specifico del santuario di Sant’Umile di Bisignano si siano verificate inadempienze che avrebbero potuto vanificare l’accesso al finanziamento; quali iniziative si possono assumere sin da subito per intervenire al più presto sul santuario di Sant’Umile di Bisignano e consentirne la riapertura in tempi brevi al fine di restituirlo alla piena fruizione da parte di fedeli e visitatori.
Di seguito riportiamo anche il comunicato che accompagnava l’interrogazione:
“L’on. Enza Bruno Bossio ha presentato una interrogazione al Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini in merito all’esclusione del Santuario di Sant’Umile di Bisignano dal programma di finanziamenti di 26,8 milioni di euro destinati alla Calabria (di cui 10 milioni destinati solo per i siti della Provincia di Cosenza). Com’è noto a causa di una frana che ha interessato la collina su cui sorge, il Santuario, che racchiude opere di straordinario valore storico ed artistico, è chiuso da ormai quattro anni. L’iniziativa della deputata del PD è mirata a conoscere le ragioni dell’esclusione dal programma di finanziamento, se si sono verificate inadempienze da parte degli enti interessati e quali iniziative “si possono assumere sin da subito per intervenire al più presto sul Santuario di Sant’Umile di Bisignano e consentirne la riapertura in tempi brevi al fine di restituirlo alla piena fruizione da parte di fedeli e visitatori”.
Roma, 10 aprile 2014