Il centro storico, l’ospedale, la viabilità e un commercio che sta lentamente morendo. Queste le priorità da affrontare a Cosenza, e non una metro ‘sovrastimata’ e inutile.
COSENZA – C’è una parte, numerosa, di cittadini che quella metroleggera proprio non la vuole e che chiede la riapertura di viale Mancini e l’attenzione su altre criticità della città. Lo avevano annunciato su un gruppo Facebook nato proprio per difendere il ‘viale’ e per far emergere tutte le voci che sono contro il progetto, e ieri pomeriggio, sono scesi in piazza. Sono state decine i manifestanti che si sono dati appuntamento davanti Palazzo dei Bruzi per l’iniziativa #riapriamoilviale. Una mobilitazione, con il supporto del comitato No Metro, nata da un movimento libero, composto da cittadini, nato su Facebook e che conta 16 mila iscritti.
Il corteo ha attraversato corso Mazzini con tappe in piazza Prefettura, piazza Kennedy e piazza Bilotti. Diversi e variegati gli interventi con l’obiettivo di dimostrare, che una parte di città, non vuole quest’opera e chiede a gran voce una consultazione popolare. I cittadini ritengono di dover decidere sul futuro della città che loro stessi vivono e credono che siano altre le priorità di questa città.
Stefano Catanzariti, del centro storico, sottolinea: “crediamo che prima di realizzare grandi opere ci sia bisogno sistemare quello che c’è, ed è carente; ripartire dal centro storico, dall’ospedale che crolla a pezzi, chiediamo una mobilità migliore visti tutti i problemi che comporta. C’è un commercio che comincia a soffrire realmente e molti commercianti hanno chiuso le saracinesche. Mille problemi che andrebbero risolti per poi pensare alle grandi opere. Siamo qui perchè pensiamo che bisogna ripartire dai bisogni reali delle persone e poi immaginare e sognare una città più grande”.
Foto e servizio di Marco Belmonte