Al gruppo di manifestanti è stato impedito, per un errore di forma, di attraversare via Misasi in corteo.
COSENZA – Avrebbero voluto protestare con un corteo pacifico per le strade del centro città. Per un errore di forma nel presentare l’istanza agli organi competenti, la manifestazione si conclusa con un sit in. Nonostante ciò un gruppo di cittadini si è riunito in presidio nei pressi delle scuole di via Misasi per contestare le modifiche alla viabilità attivate nei giorni scorsi. “Le manovre dei detrattori atte a dimostrare la presenza ‘di quattro gatti’ non corrispondono a verità, la nostra manifestazione è stata un successo che ha superato le nostre aspettative. Siamo riusciti – scrivono in una nota i rappresentanti del comitato Novae Polis stamattina in protesta – a dimostrare che a Cosenza non ci spaventiamo di dissentire e uscire fuori dal coro feudale.
Tanta gente è venuta a stringerci la mano, qualche anziano commosso ci ha ringraziato, ricordando i tempi in cui loro crearono la democrazia. Già la democrazia. Quella che ha dimostrato l’amministrazione comunale di Cosenza in questi giorni e oggi ancora. Il diniego a manifestare con minacce intimidatorie. Chi non è con me è contro di me. Ricordiamo al sindaco che la città è stata concessa a lui in prestito, non è un feudo: una città si amministra non possiamo permettere che venga disamministrata o considerata una proprietà privata in cui esercitare il potere pretendendo mettere a tacere chi non gradisce certe scelte. I cosentini liberi esistono, e lo hanno anche votato. Oggi è stato negato un diritto fondamentale: dissentire.
Diritto negato con il pretesto che sulla richiesta inviata al questore non fosse specificato il percorso della manifestazione. Come è stato impedito ai consiglieri la firma di documenti in sede di consiglio. E dissentire non è solo un atto di democrazia urlata a gran voce. E’ un diritto rivendicato e oggi negato. La base della società civile. Che senso ha pubblicare foto di strade vuote e gridare al successo perché priva di ingorghi se questa è chiusa al traffico. Il cosentino pensante fuori dal gregge lo sa. Quindi si smetta di offendere l’intelligenza delle persone. Ad oggi la nostra battaglia non si limiterà alla sola viabilità, perché ce lo chiedono non solo i commercianti, ma la gente comune che è scesa in piazza partendo anche dai comuni limitrofi e da altri quartieri della città, per offrirci solidarietà e consenso.
La nostra battaglia riguarda la legalità, i rubinetti a secco, le strade dissestate, la sicurezza. Il decreto Minniti non prevede forse la stessa sicurezza nella altre scuole della città? Allo Spirito Santo i bambini non hanno forse diritto ad un’isola pedonale, o gli interessi lì sono minori rispetto ad un centro città? La presenza di qualche esponente dell’opposizione oggi, non era una posizione politica, è stata gradita, perché spontanea e non preparata come qualcuno certamente e prontamente scriverà, ne siamo certi. Il nostro comitato non ha colore politico, non ha bandiere , solo difende il diritto al pane quotidiano, e i servizi per i quali residenti e commercianti pagano le tasse. La città è di tutti, è nostra e questo non lo deve dimenticare chi pensa che esiste solo una voce. Per questo motivo, dopo il diniego a manifestare sappiate che non ci fermeremo: resisteremo.
E’ necessario riaprire uno spazio di politica nuovo, in cui il voto delle persone, torni a contare e non solo in campagna elettorale. Soprattutto in un quadro politico in cui non esistono più poli, ma voci indistinguibili mosse soltanto da meri interessi. L’uguaglianza, la giustizia sociale sono concetti aperti a tutti i cittadini che hanno il coraggio di dire ‘Riprendiamoci il diritto ad avere un opinione, ad esprimere il malessere se lo viviamo sulla pelle, e dentro alle nostre case, dentro ai nostri esercizi, sulle nostre strade’. Novae polis è aperto a tutti: partiti, movimenti, associazioni, comitati, la società civile. A breve verrà indetta una manifestazione “organizzata” visto che il dialogo non è gradito“. Intanto il traffico cittadino sta soffocando, dopo la chiusura dell’arteria principale della città: via Popilia, l’ingresso autostradale, via Monaco, la strada da/per Mendicino sia dal lato ospedale sia dal lato Serra Spiga, via Bendicenti, viale Mancini e piazza Europa. Il tutto mentre i parcheggi selvaggi (in seconda o terza fila), nonostante la presenza di dodici agenti di polizia municipale, continuano a rallentare notevolmente il regolare transito dei veicoli in centro città.