ROMA – Tensione vicino a Palazzo Chigi tra il corteo dei sindaci, capeggiati dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e le forze dell’ordine che provano a impedire ai manifestanti l’accesso davanti alla sede del governo. In un filmato si vede De Luca parlamentare con uno dei dirigenti incaricati di gestire l’ordine pubblico. “Non si può andare oltre”, dice quest’ultimo. Concitata la risposta del governatore: “e allora chiedete che qualcuno venga qui a parlare, sennò dovete caricarci, è chiaro? Ci dovete uccidere“, urla.
“Siamo qui per contrastare l’autonomia differenziata e sblocco fondo sviluppo e coesione”, ha dichiarato il governatore della Campania che sta guidando la protesta dei sindaci del Sud a Roma. Presente anche il sindaco di Cosenza Franz Caruso, come già anticipato da lui stesso.
Autonomia differenziata calpesta il Sud
“Meloni? Senza soldi non si lavora. Stronza, lavori lei”. Così il governatore della Campania Vincenzo De Luca ha commentato a Montecitorio le affermazioni della premier che lo invitava a lavorare anzichè fare manifestazioni. L’autonomia differenziata non penalizza il sud, lo calpesta e lo offende. Meloni deve chiedere scusa perché questi fondi erano destinati in primo luogo al Sud, e gli accordi di coesione andavano fatti innanzitutto con le regioni del sud invece che con tutte le regioni del nord. Se pensa che la dignità del Sud sia in vendita si sbaglia la manifestazione di oggi serve a ricordare a Giorgia Meloni e a tutti che la dignità del sud non è in vendita quindi chiede scusa scusa perché sta bloccando risorse essenziali per creare lavoro”.
Oliverio: “bloccare il disegno che spacca l’Italia”
Alla manifestazione promossa dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca contro il ddl Calderoli e per lo sviluppo del Sud, ha partecipato anche l’ex presidente della Calabria Mario Oliverio, accolto affettuosamente da numerosi sindaci ed amministratori locali della Campania presenti in massa a piazza Santi Apostoli nel cuore di Roma. Presente anche una delegazione di sindaci calabresi, lucani e pugliesi.
“Essere a fianco di De Luca in questa battaglia a difesa del Sud e del futuro dell’Italia è un dovere civico, etico e politico – ha detto Oliverio -. Unire il Sud per non subire lacerazioni irreversibili. Bloccare il disegno miope che spacca l’Italia e ne indebolisce il peso e le potenzialità di sviluppo in Europa. Al contrario è miope non cogliere il ruolo che potrebbe svolgere il Sud nel rapporto con i continenti emergenti la cui crescita è destinata a segnare la nuova fase storica dello scenario globale”.
“A questo fine – ha concluso – sarebbe interesse dell’intero Paese e dell’Europa realizzare un grande programma di ammodernamento infrastrutturale del Sud: alta velocità ferroviaria, grande portualità con Gioia Tauro nodo di intermodalità, aero portualità proiettata verso il Sud del mondo, rete viaria moderna e sicura, logistica, infrastrutture telematiche innovative avanzate”.