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Corigliano Rossano come il Far West, Campana (AVS): «scene da far west, serve una risposta forte dello Stato»

Sparatoria Sant'Angelo Rossano

CORIGLIANO ROSSANO (CS) – «Scene da Far West». Così Giuseppe Campana, coordinatore regionale di Alleanza Verdi Sinistra e portavoce di Europa Verde/AVS, descrive quanto accaduto nell’ultimo weekend a Corigliano Rossano, in Calabria. Una vera e propria escalation di violenza urbana: risse, incendi dolosi, perfino sparatorie tra gang che hanno seminato panico tra i cittadini. E a fronte di questi episodi, Campana invoca una reazione immediata e decisa da parte dello Stato. «Non viviamo nel Far West e le istituzioni non possono e non devono permettere che accadano episodi come quelli visti nelle ultime notti», tuona Campana, che punta il dito contro il governo nazionale, colpevole – secondo lui – di anteporre le spese militari alle reali necessità del Paese.

«Mentre le nostre città affrontano una deriva di criminalità e disagio sociale – sottolinea – il ministro Crosetto e il governo pensano di portare la spesa militare al 5% del PIL. Una follia, considerando che l’Italia è piegata da disuguaglianze sempre più profonde, sanità al collasso, scuole fatiscenti e salari stagnanti. Nel 2025 supereremo i 32 miliardi di euro per le spese militari, un aumento del 60% in dieci anni. E ancora non basta?»

Campana evidenzia come, a fronte di questa spinta al riarmo, nei territori si registri un progressivo svuotamento della presenza dello Stato. «A Corigliano Rossano – denuncia – si dà il contentino di dieci unità di rinforzo per la polizia, solo nel periodo estivo. E questo in una città che ha appena vissuto notti di violenza inaudita. Una città che aspetta ancora una vera elevazione a Distretto anche nei fatti, e non solo sulla carta. Una città a cui è stato tolto il tribunale, lasciando un vuoto pericolosissimo».

Secondo Campana, non basta chiedere più sicurezza solo nei proclami. Serve una risposta strutturale: «Lo Stato deve fare lo Stato – afferma – e non può continuare a scaricare responsabilità su sindaci e amministratori locali, abbandonati senza mezzi né strumenti per fronteggiare una realtà sempre più difficile». L’appello di Campana è rivolto anche alla società civile, ai partiti, ai sindacati e alle forze politiche del territorio: «Ognuno deve fare la propria parte, fornendo segnali univoci e inequivocabili contro queste degenerazioni. È il momento di reagire insieme, di unirsi in un fronte chiaro contro il degrado, l’illegalità e il silenzio istituzionale».

La richiesta è netta: «Presidi reali delle forze dell’ordine, investimenti nei servizi sociali, nelle scuole, nella sanità e nelle opportunità per i giovani. Perché i nostri ragazzi hanno diritto a vivere con serenità, non con la paura di essere colpiti da una pistola mentre si divertono in centro città».

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