Quorum non raggiunto ed esultanza in casa Pd, anche se il governatore Oliverio, si è recato alle urne nella sua San Giovanni in Fiore.
COSENZA – Sulla scia del Premier Renzi, che ha invitato i ‘suoi’ italiani all’astensionismo, anche il segretario regionale del Partito Democratico Ernesto Magorno che ieri ha twittato: “#Referendumtrivelle Risultato netto con significato per il #Sud: con @matteorenzi #vinceillavoro“. E mentre Magorno appoggia Renzi, il Presidente della Regione, Oliverio, si è recato a votare per il quesito referendario sulla durata delle trivellazioni in mare (ieri alle 15.28 nel seggio di San Giovanni in Fiore, suo comune di residenza). “Naturalmente – ha dichiarato appena fuori dal seggio, rispondendo ad alcuni giornalisti che glielo chiedevano – ho votato Sì per dire no alle trivelle e per la salvaguardia del nostro mare, come avevo ampiamente annunciato nei giorni scorsi coerentemente con le posizioni espresse in Consiglio regionale e nel rispetto del voto unanime espresso dallo stesso Consiglio che ha deciso di promuovere il referendum anche su mia proposta”.
Il premier Renzi, ha commentato l’esito del voto referendario con un messaggio duro nei confronti di chi ha difeso le ragioni del Si: “E’ ipocrita difendere il mare solo da qualche piattaforma quando alcune regioni si sono disinteressate dei depuratori o addirittura solo dei collettori che portano ai depuratori“. “A qualche Regione che ci ha fatto la morale sulla bellezza del mare dico che è falso difendere il mare o dire di farlo mettendo in difficoltà qualche piattaforma”. “Come si fa a parlare di mare quando troppe Regioni non utilizzano i fondi europei per pulire le nostre acque?”. “Non hanno realizzato i depuratori – conclude Renzi – affinché tutto il Paese abbia il mare pulito”.
Il commento del Comitato Vota SI
“E’ stata una vittoria far parlare il Paese delle scelte energetiche del governo. Da qui in poi non si torna indietro”: è questo invece, il commento ad urne appena chiuse del Comitato vota Sì, promotore del referendum sulle trivelle. “E’ una vittoria delle migliaia di cittadini che si sono mobilitati nel corso della campagna con centinaia di iniziative in tutta Italia – afferma in una nota – con la convinzione che il governo debba abbandonare le fonti fossili e investire da subito in una nuova politica energetica fatta di energie rinnovabili e di efficienza energetica. Grazie a questo Referendum finalmente si è imposto nel dibattito pubblico il tema energetico e gli italiani hanno potuto far sentire la loro voce”.
“Il Governo – aggiunge – ha già fatto marcia indietro rispetto allo Sblocca Italia intervenendo nella scorsa Legge di Stabilità per recepire gli altri cinque quesiti del Referendum. Questa è stata una grande vittoria di tutti i comitati e delle associazioni che hanno realizzato questo importante risultato. Nonostante la campagna di informazione sul Referendum sia stata ostacolata in tutti i modi, nonostante i continui appelli all’astensione da parte del Premier Matteo Renzi, questa campagna referendaria ha acceso un riflettore sulle lobby del petrolio in Italia e sulle scelte energetiche del Paese – conclude il Comitato – e da qui non si potrà più tornare indietro.