CATANZARO – “Gratteri è un amico, so che sulla riforma Cartabia e sugli stessi referendum ha punti di vista diversi. Li rispetto ma non li condivido. I referendum sulla giustizia sono la salvezza sia della magistratura perbene, indipendente e libera che dell’Italia in generale perché nessuno viene ad investire in un Paese in cui i processi durano 15-20 anni. In questa occasione non sono d’accordo con il procuratore”. A dirlo il leader della Lega Matteo Salvini rispondendo ai giornalisti, a Gambarie d’Apromonte, sui referendum sulla giustizia e sulla contrarietà manifestata dal procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri alla riforma Cartabia. “Siamo giunti a mezzo milione – ha aggiunto e l’obiettivo è un milione. Dopo 30 anni di attesa mancata della politica saranno i cittadini con queste firme e con questi referendum a fare la riforma della giustizia. Chi sbaglia paga, anche i giudici. E poi i processi devono avere tempi certi. C’è ancora agosto e settembre per firmare. E’ un successo incredibile, sono contento”.
Salvini sugli incendi “rivedere legge subito”
“Ho incontrato il presidente del Parco dell’Aspromonte, i sindaci e ho messaggiato al presidente Draghi. Adesso ci sono da dare risposte concrete e veloci. Ci sono imprese in difficoltà, ci sono morti, ci sono comuni isolati. Quindi soldi veloci e poi una revisione della struttura dei parchi, un investimento in personale che serve per non abbandonare queste popolazioni”. A dirlo è stato il leader della Lega Matteo Salvini che oggi ha visitato il Parco d’Aspromonte colpito duramente dagli incendi nei giorni scorsi. “C’è da rivedere la legge. Dopo gli incendi – ha aggiunto – bisogna poter rimboschire subito, non si possono aspettare 10 anni. E’ una legge superata che va aggiornata. Bisogna permettere a sindaci, imprenditori, residenti di intervenire e ricostruire quello che è andato a fuoco aggiungendo, ovviamente, pene pesantissime nei confronti dei delinquenti che dovranno essere presi. Penso che da questa tragedia, perché di tragedia si tratta, parla di uno dei parchi più belli d’Europa colpito come mai avvenuto in passato, si deve trarre l’insegnamento per cambiare una norma vecchia di troppi anni. Quindi non solo soldi a pioggia o personale a caso ma prevenzione. Anche perché senza alberi il dissesto idrogeologico in autunno e in inverno è alle porte. Porterò al presidente Draghi quello che ho visto oggi”.