COSENZA – Dall’ultima indagine campionaria a cadenza trimestrale sulla domanda di lavoro espressa dalle imprese dell’industria e dei servizi, realizzata da Unioncamere e dall’Anpal nell’ambito del Sistema Informativo Excelsior, relativi alle previsioni occupazionali per il periodo Aprile-Giugno 2021, emerge una previsione una previsione occupazionale di 1.580 nuove assunzioni, di cui 430 nel mese di aprile 2021 nella provincia di Crotone, e di 4.100 in Calabria. Nel 35% dei casi, rileva l’elaborazione, le entrate saranno stabili, ossia con contratti a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre per il restante 65% si tratterà di contratti a termine; nello specifico, di contratti a tempo determinato o altra tipologia contrattuale con durata predefinita.
Servizi, industria e imprese
Le nuove assunzioni si concentreranno per il 64% dei casi nel settore dei Servizi, il restante 26% nel settore Industria e per il 74% nelle imprese con meno di 50 dipendenti. Nel dettaglio, rispetto alle 430 assunzioni circa 80 unità saranno assunte nel settore delle costruzioni, 70 unità nel settore dedicato ai servizi alle persone, 60 unità nel settore del commercio, 40 unità settore dei servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone, 40 unità nel settore dei servizi avanzati di supporto alle imprese e infine 140 unità ad altri settori. Circa il 21% delle nuove assunzioni sarà destinato alle figure di dirigenti, specialisti e tecnici (quota inferiore alla media nazionale, 22%); il 33% destinato alle figure operai, specializzati e conduttori impianti; il 27% destinato ai professionisti commerciali e dei servizi, il 12% destinato a profili generici e infine il 7% destinato agli impiegati.
In 29 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati, e prevedono assunzioni pari all’8% del totale richiesto. Le nuove assunzioni richieste nel mese di aprile interesseranno per il 36,4% all’ area aziendale dedicata alla produzione di beni ed erogazione del servizio, il 29,5% alle aree tecniche e della progettazione, il 17,9% alle aree commerciali e della vendita, l’8,4% all’area della logistica e infine solo il 6,7 all’area amministrativa.