Proposta al Ministero della Salute l’assunzione di medici privi di diploma di specializzazione
CATANZARO – Riflettori accesi sull’emergenza sanitaria in Calabria. “Lo stato della sanità calabrese al centro dei lavori odierni della terza Commissione ‘Sanità, Attività sociali, culturali e formative’ del Consiglio regionale, presieduta dal consigliere Michele Mirabello”. Lo riferisce un comunicato dell’ufficio stampa del Consiglio regionale. “Abbiamo sentito il bisogno – ha affermato il presidente Mirabello in apertura di seduta – di dedicare una seduta su questa materia approfondendo alcuni aspetti di particolare importanza e attualità come lo sblocco del turn over; il precariato e la necessità di immettere nuove energie e professionalità nei presidi calabresi. Contiamo, attraverso i contributi di chi vive e si confronta costantemente con le problematiche della sanità calabrese, di avere un quadro il più aggiornato possibile in modo da potere avviare un percorso proficuo di discussione e di confronto su quanto potrà essere fatto nel breve periodo”.
Rispondendo ai vertici delle Aziende ospedaliere e sanitarie calabresi che sono in audizione nella seduta odierna, il Commissario ad Acta per l’attuazione del Piano di Rientro del Settore sanitario della Regione Calabria, Saverio Cotticelli, ha messo un punto fermo sul precariato calabrese. “É una guerra tra poveri – ha sostenuto – ed una domanda si impone: perché sono stati fatti concorsi, senza stabilizzare? Il problema dei precari va affrontato alla radice, dando ai nostri giovani certezze e stabilità per il futuro. Bisogna gettare la maschera, essere concreti e dire la verità. Pur soffrendo per le conseguenze umane, la legge è invalicabile. Abbiamo fatto il fabbisogno che trasmetterò al Tavolo che mi ha vietato di fare assunzioni perché le 500 posizioni rappresentano un numero che purtroppo non è stato assorbito dai pensionamenti, come invece speravamo”. Durante la seduta il Commissario Cotticelli ha formalmente assunto l’impegno ad autorizzare l’immediata assunzione dei 65 operatori socio-sanitari in graduatoria nell’Asp di Vivo Valentia.
MEDICI NON SPECIALIZZATI
Per superare “l’attuale situazione di carenza” di medici le Regioni propongono di consentire l’accesso al Sistema sanitario nazionale anche di medici privi di diploma di specializzazione, garantendo loro tuttavia “di conseguire un titolo di specializzazione”. Il testo è parte integrante di una serie di proposte approvate oggi dalla Conferenza delle Regioni che saranno inviate nelle prossime ore al ministro della Sanità Roberto Speranza, con la richiesta che venga recepita dal governo nel primo provvedimento urgente”.