CATANZARO – Un uomo di 63 anni ritenuto responsabile di induzione alla prostituzione minorile
è stato sottoposto agli arresti domiciliari dalla Squadra Mobile di Catanzaro. Le indagini hanno accertato che l’uomo, aveva instaurato un rapporto confidenziale con diverse ragazze, poco piu’ che quattordicenni, facilitato dalle condizioni di disagio familiari ed economico delle vittime, riuscendo così ad indurre quattro minorenni a rapporti sessuali elargendo loro come corrispettivo modeste somme di denaro e piccole regalie consistenti in ricariche telefoniche e capi di abbigliamento. L’arrestato, R.R., e’ un dipendente dell’azienda ospedaliera in pensione. L’arresto e’ stato eseguito in esecuzione di un ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. di Catanzaro, Livio Sabatinie. Le indagini condotte dalla Sezione Reati contro la persona della Squadra Mobile erano state avviate a ottobre 2012, in seguito alla denuncia presentata dal genitore di una quattordicenne, il quale aveva maturato sospetti per avere notato piu’ volte la figlia in possesso di vestiti, cosmetici e cellulare, non giustificati dalle somme di denaro che il padre le metteva a disposizione. A conferma dei sospetti del genitore sono state acquisite anche testimonianze di persone che avevano raccolto le confidenze della ragazza , la quale aveva confessato circostanze relative a relazioni sessuali che lei ed alcune amiche avevano avuto con l’ultrasessantenne in cambio di esigue somme di denaro e di regali. Condotte anche attraverso operazioni di pedinamento e osservazione, le indagini hanno fatto emergere che R.R., tecnico dipendente della locale Azienda Ospedaliera, da poco in quiescenza, manteneva continui contatti con le ragazze, alcune delle quali conosciute attraverso i Servizi Sociali. Così, approfittando delle loro condizioni di estremo disagio familiare ed economico, aveva instaurato e un consolidato un rapporto confidenziale, fino a diventare il loro punto di riferimento per quanto concerneva i bisogni quotidiani, sia relativi a piccole spese che a “favori” come nel mettersi a loro disposizione per gli spostamenti quotidiani. In cambio, l’arrestato, pretendeva la loro disponibilita’, a volte anche immediata, a soddisfare i suoi perversi istinti sessuali, anche in cambio di pochi euro. Sempre lui, utilizzava le ragazze per convincere altre minorenni disagiate ad avere rapporti sessuali con lui, elargendo come compenso sempre modeste somme di denaro e piccole regalie.