RENDE – Calabria al voto: siamo entrati negli studi di Ten per seguire in anteprima, nel cosiddetto backstage, il talk politico “La Cittadella”, che questa sera andrà in onda su Ten alle 21, condotto dal direttore Attilio Sabato. Un appuntamento da non perdere se si vuole comprendere la visione dei tre candidati alla presidenza della Regione Calabria. Un confronto tra Roberto Occhiuto, presidente uscente e in cerca di riconferma; Pasquale Tridico, economista calabrese sostenuto dal “campo largo” e Francesco Toscano, outsider radicale e fondatore del movimento Democrazia Sovrana Popolare. Il clima negli studi di Ten si scalda progressivamente: si parte con toni pacati, ma bastano pochi minuti per trasformare il confronto in un vero e proprio duello politico, tra accuse dirette, frecciate personali e proposte radicalmente opposte.
Calabria al voto: le tre proposte della Calabria che verrà
Il primo a fare il suo ingresso negli studi televisivi è Francesco Toscano, avvocato e giornalista originario di Gioia Tauro, noto per le sue posizioni controcorrente e per un approccio dichiaratamente “sovranista”. Toscano attacca subito il “sistema”, definendolo una macchina costruita per non funzionare e per tenere la Calabria in una condizione di subalternità. “Non si può continuare a illudere i calabresi con bilanci in ordine se le persone muoiono per la mancanza di ambulanze”, ha affermato, sottolineando la necessità di rompere con il centralismo romano ed europeo.
A seguire, Roberto Occhiuto, presidente dimissionario e candidato per un secondo mandato, che rivendica il lavoro svolto durante il suo governo: investimenti su acqua e rifiuti, stabilizzazione di lavoratori, assunzioni in sanità, infrastrutture e una nuova narrazione della Calabria che guarda al futuro con il “reddito di merito”, destinato ai giovani che scelgono di studiare in regione. “In quattro anni ho fatto più di quanto fatto nei quarant’anni precedenti”, il mantra della sua campagna.
Infine, Pasquale Tridico, docente universitario, già presidente dell’INPS e oggi eurodeputato candidato del campo extralarge del centrosinistra, che si propone come l’alternativa progressista. Parla di innovazione, giovani e infrastrutture: propone la creazione di quattro poli tecnologici regionali e un “reddito di dignità” per sostenere chi è fuori dal mercato del lavoro, con una particolare attenzione a chi è troppo giovane per andare in pensione ma troppo vecchio per essere assunto.
Lo scontro sulla sanità: “100 ambulanze ferme, medici cubani e responsabilità”
Il tema che fa esplodere il confronto è quello della sanità calabrese, ferita aperta da decenni. Tridico attacca Occhiuto sullo stato disastroso degli ospedali e dei soccorsi: “Ci sono comuni senza medici di base, 100 ambulanze ferme a Montalto e nessun piano per l’emergenza”. Propone incentivi per attrarre medici italiani e calabresi in Calabria, giudicando fallimentare l’utilizzo dei medici cubani.
Occhiuto replica con fermezza: “Ho ereditato una sanità commissariata e disastrata. Ho stabilizzato personale, assunto nuovi medici e messo le basi per uscire dal commissariamento. Senza questo passaggio, nessuno può fare ciò che Tridico promette”. Ma Toscano attacca entrambi: “Fate il gioco delle parti, ma siete due gestori di un potere che viene da Roma e da Bruxelles. La verità è che nessuno si assume la responsabilità politica reale. La vita delle persone vale più di qualsiasi bilancio. Cosa ve ne fate di un conto in ordine se una persona muore?”.
Giovani, lavoro e futuro
Quando si parla di giovani e lavoro, le differenze si fanno ancora più marcate. Tridico punta sulla formazione e la tecnologia: “Serve un sistema che trattenga i giovani con poli d’innovazione”. Occhiuto rilancia con il “reddito di merito” per i 17enni che scelgono di studiare in Calabria e non a Milano o a Roma, e accusa l’avversario di “non conoscere la Calabria” e di “parlare da professore”. Toscano ironizza su entrambi, consigliando uno psicologo a Tridico e definendo entrambi “una contraddizione vivente”.
Il confronto si accende sotto gli occhi del direttore Attilio Sabato, e in alcuni casi arriva a toccare questioni personali e politiche. Occhiuto attacca Tridico per non essersi dimesso da europarlamentare, il quale replica ricordando le “sue dimissioni” e la presenza di un candidato indagato nelle sue liste. Toscano osserva il duello e rincara: “Entrambi rappresentano un sistema che ha fallito. È ora di spezzare la logica del potere centralizzato”. Si passa ai temi delle infrastrutture: nuovi ospedali, Ponte sullo Stretto, rete stradale e collegamenti e il confronto dura più del previsto ma poi si conclude con le previsioni di ognuno sul voto.
Pasquale Tridico guarda con fiducia al risultato: “Sono convinto di vincere. Ai giovani dico: tornate a votare e poi restate. Non votare vuol dire lasciare che qualcun altro decida per voi”. Roberto Occhiuto punta in alto: “Sono certo di poter superare il 60%. In questi anni, della Calabria si è parlato come mai nel recente passato. Io ci ho messo tutto me stesso. Vorrei vincere per trasformare la fiducia in impegno per una Calabria che vuole costruire”. Francesco Toscano rivendica la sua proposta radicale: “Ci auguriamo venga fuori una classe dirigente che faccia davvero il bene della Calabria. A chi vincerà, auguro di prendersi cura di tutti, anche di chi non lo ha votato. Noi sembriamo deboli, ma lo siamo meno di quanto si pensi. Il nostro, è l’unico voto utile”. Questa sera, alle 21 su Ten, un faccia a faccia fatto di promesse, visioni divergenti, ma anche duri scontri che mostrano quanto sia alta la posta in gioco.

