COSENZA – Un sospetto focolaio di intossicazione da botulino che potrebbe essere legato all’aver consumato un panino acquistato in un food truck a Diamante. E‘ salito a 9 il numero di persone ricoverate dopo i primi due casi dei ragazzi di 17 anni. Ma c’è anche una vittima, un uomo di 52 anni, originario di Napoli, che si è sentito male nei pressi di Lagonegro (Pz), mentre stava facendo ritorno verso casa. I soccorsi sono stati immediatamente allertati dai familiari, ma l’uomo è deceduto poco prima dell’arrivo all’ospedale San Giovanni, dove ora si trova la salma in attesa dell’autopsia.
I sintomi – tra cui annebbiamento della vista e vomito – sono comparsi dopo il consumo di un panino contenente salsiccia e cime di rapa. Da mercoledì sera, nove persone si sono presentate all’ospedale di Cosenza: tra loro anche due ragazzi di 17 anni, attualmente ricoverati in terapia intensiva, e due donne di 40 anni.
Il primario di terapia intensiva, Andrea Bruni, ha confermato la somministrazione del siero antitossina botulinica a due pazienti, inviato d’urgenza da Taranto. Altre sette dosi arrivano da Roma tramite eliambulanza, grazie all’intervento del presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli. Una delle fiale sarà somministrata a un paziente già ricoverato, mentre le restanti saranno tenute in riserva per eventuali nuovi casi.
Accertamenti sul food truck
Nel frattempo, l’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza ha avviato accertamenti e prelevato campioni dagli alimenti presenti nel food truck. A scopo precauzionale, è stato disposto il blocco sanitario dell’attività. Il sindaco di Diamante, Achille Ordine, ha invitato alla cautela: “Non vi è alcuna evidenza certa circa la riconducibilità dell’intossicazione all’attività in questione. Evitiamo allarmismi allo stato attuale ingiustificati”.
Aggiornamento
Secondo quanto emerso nella notte, al Pronto Soccorso di Cosenza, sarebbero arrivati altri tre ragazzi con sintomi da intossicazione da botulino, e da Roma altre 7 fiale di siero.

