COSENZA – Il rapinatore con il volto da bambino e una relazione da brivido.
Il collaboratore di giustizia Pierluigi Terrazzano ha raccontato ieri in corte d’assise il suo amore proibito. Una ‘storia’ tutta da dimostrare, sicuramente poco gradita al figlio dell’indiscusso boss della città bruzia. Terrazzano in videoconferenza nel corso della sua deposizione ha rivelato ieri alle autorità giudiziarie di aver intrecciato una relazione, poi conclusasi, con Angelina Presta, moglie, ora separata, del figlio di Ettore Lanzino. Una vera e propria relazione pericolosa sulla cui veridicità è lecito dubitare. La nuora di ‘Ettaruzzu’ per un periodo non precisato avrebbe intrattenuto una relazione con il veterano degli assalti a tabaccherie e supermercati. Chiamato a testimoniare contro uno dei presunti autori del ‘contabile della morte’ Carmine Pezzulli, trucidato per aver fatto sparire dalla bacinella circa 800 milioni di lire, Terrazzano non esita a svelare i particolari di una storia che forse non ha come obbiettivo il fornire informazioni utili alle indagini, ma l’ingiuriare la donna. Spingendosi oltre. Secondo Terrazzano infatti l’ex signora Lanzino avrebbe dovuto collaborare con la giustizia, ma lo fece solo per tre giorni, poi si ritirò nel silenzio. Intanto i pm della direzione distrettuale antimafia Pierpaolo Bruni e Vincenzo Luberto continuano ad indicare Ettore Lanzino quale il ‘capo dei capi’ di Cosenza, l’uomo più influente della città che ha preso le redini della cosca un tempo guidato da Franco Pino, il boss dagli occhi di ghiaccio.