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Braglia contro il Lecce vuole un Cosenza gagliardo e senza paura
Il tecnico dei silani carica i suoi in vista della trasferta al “Via del Mare”. In attacco confermata la presenza di Mendicino e Baclet
COSENZA – Dopo aver finalmente trovato la vittoria davanti ai propri tifosi, il Cosenza è pronto ad affrontare un match dal sapore particolare per diversi motivi . Il primo perché fra Cosenza e Lecce esiste una rivalità storica che risale addirittura al 1992 quando i rossoblu, guidati da Edy Reja, persero la Serie A proprio contro i salentini del tecnico Albertino Bigon per un gol di Maini; il secondo, molto più recente, perché Piero Braglia ha allenato la compagine pugliese qualche stagione fa, subentrando ad Asta, con ottimi risultati. Aneddoti a parte, oggi la storia è ben diversa; i lupi vengono da un inizio fatto più di ombre che di luci mentre i giallorossi viaggiano a ritmi altissimi, comandando il girone con 23 punti.
Sulla carta non dovrebbe esserci storia, ma cosi non è per Braglia. “Mi auguro che la vittoria contro il Bisceglie sia stata una piccola svolta per il nostro campionato – esordisce in conferenza stampa l’allenatore toscano – Quando una squadra non vince spesso si creano un po di problemi, sta a noi cercare di fare del nostro meglio e vincere il più possibile perché ciò rientra nelle nostre corde. Voglio cercare di tirar fuori dai guai questa squadra che ha le potenzialità per arrivare ai play off.”
Della sua esperienza in quel di Lecce, Braglia ha un ricordo nitido e chiaro mentre sulla gara di domani, il tecnico si aspetta come sempre un ambiente molto caldo. “Quando allenavo li, ricordo che abbiamo fatto un buon lavoro – racconta – sono subentrato a stagione in corso e siamo arrivati terzi in campionato. Ho lasciato tanti amici li e spero di farmene tanti anche qui. Per quanto riguarda la gara di domani – aggiunge Braglia – troveremo uno stadio pieno ed una squadra in forma che non vuole lasciare punti. Noi dal canto nostro non abbiamo nulla da perdere e dobbiamo fare una partita con il massimo dell’intensità e della rabbia agonistica. Ho detto ai ragazzi di dare il massimo e se poi non c’è la fanno più, alzassero la mano che entra un loro compagno.”
Per quanto riguarda invece la formazione, sono pochi i dubbi dell’allenatore del Cosenza che ritorna inoltre sulla vicenda Perina-Saracco. “Entrambi sono dei buoni portieri ma sopratutto dei professionisti. E’ normale che se uno ha un momento di difficoltà, si riposa e gioca l’altro, quando ritornerà in condizione riprenderà il suo posto. In avanti Mendicino e Baclet se staranno bene giocheranno mentre Tutino sarà un’arma in più. In difesa invece dobbiamo stare più accorti e lavorare meglio come reparto non è una questione di caratteristiche dei calciatori ma – conclude Braglia – è necessario usare l’intelligenza, allenarsi e migliorare durante la partita.”
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