Nella piazza la lettura dei nomi delle 950 vittime innocenti della mafia. Don Ciotti: “Oggi siamo tutti sbirri”.
LOCRI (RC) – Oltre 20mila persone stanno partecipando alla Giornata in Memoria e dell‘Impegno per le vittime di mafia promossa da Libera e da Avviso pubblico, a Locri. Una giornata che coinvolge centinaia di scuole, enti ed associazioni. Il corteo è partito dalla zona nord del lungomare della cittadina per raggiungere la piazza centrale. In testa al corteo ha sfilato don Luigi Ciotti, il fondatore di Libera, in prima linea nei progetti per la legalità; il presidente del Senato,Pietro Grasso, il ministro della Giustizia, Andrea Orlando. Nella piazza la lettura dei nomi delle 950 vittime innocenti della mafia, con il presidente di Avviso pubblico, Roberto Montà, don Luigi Ciotti e un familiare delle vittime di mafia. Nel pomeriggio spazio ai seminari e agli approfondimenti con temi delicati ed importanti quali: “Libertà di stampa tra minacce e querele temerarie. Il contributo dei giornalisti italiani nella lotta alle mafie”; “Fare scuola in contesti difficili”; “Il riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie. Analisi e proposte a 21 anni dall’approvazione della legge n.109/96”; “Gli enti locali contro le infiltrazioni mafiose tra appalti e protocolli di legalità“, quindi un’assemblea degli studenti contro le mafie.
Don Ciotti: “Oggi siamo tutti sbirri”
“Oggi a Locri siamo tutti sbirri. Ricorderemo tanti nomi di esponenti delle forze dell’ordine che hanno perso la vita e nessuno li può etichettare e insultare”. Lo ha affermato don Luigi Ciotti, prima dell’inizio della cerimonia in piazza a Locri.
Libera: “Siamo sbirri orgogliosi”
“Siamo orgogliosi di essere qui, sbirri orgogliosi, se noi siamo sbirri, voi forze del male andare a formare quello che Peppino Impastato definiva la grande montagna di merda”. Lo ha affermato il responsabile per la memoria di Libera, Matteo Luzza, da palco di Locri.