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Giovane mamma molestata in pieno giorno a Marano Marchesato: “Qualcuno fermi quei tre maiali”
Molestata da tre persone e derisa dai passanti che, anziché difenderla, hanno addirittura sghignazzato alle sue spalle. Una storia assurda e volgare che mescola la perversione di tre balordi con l’omertà di chi assiste alla scena come se fosse un film senza intervenire
MARANO MARCHESATO (CS) – La vittima è una giovane mamma di 34 anni, sposata, residente nel piccolo centro del Cosentino da 4 anni e che, ancora terrorizzata e sotto choc, ha raccontato le molestie sessuali subite. Tre uomini, tutti adulti, apparentemente di età compresa tra i 40 e i 50 anni, l’hanno incrociata sulla strada mentre lei, a piedi come ogni giorno, percorre un tratto di strada passando nei pressi di un frequentato bar (completamente estraneo alla vicenda) che si trova in via Guanni, per recarsi a fare lezioni private. Il primo caso è accaduto una settimana fa. La giovane intorno alle 15.00, giovedì scorso, è uscita da sola per andare a lavorare quando, sulla strada, ha incrociato i tre ‘porci’ che hanno iniziato prima a guardarla, poi a pronunciare frasi di natura sessuale offensive su di lei, dichiarando con toni volgari e da pervertiti (le testuali parole non le riportiamo per rispetto della vittima) ad alta voce di avere “intenzione” di consumare un rapporto sessuale con lei. La povera ragazza, impaurita, ha accelerato il passo. I tre allora l’hanno seguita per un pezzo di strada minacciando di abusarne sessualmente e spaventandola a morte. Due di loro sono stati descritti così: uno è alto, robusto, capelli scuri e visibilmente alticcio. L’altro più magro ma sempre alto con i capelli castani. Il terzo individuo invece, non è riuscita a descriverlo perché dal troppo spavento, non si è voltata a guardare mentre veniva seguita e ricoperta dalle avances e insulti volgari. La donna avrebbe anche raccontato la sua brutta esperienza ai Carabinieri di Castrolibero sporgendo regolare denuncia.
Ma il peggio di questa triste storia deve ancora arrivare, visto che questa mattina (erano circa le 9.30) la giovane è incappata nuovamente in quel branco di maiali. I tre erano sempre davanti al bar che è di solito molto frequentato, quando hanno cominciato nuovamente a molestarla rivolgendole gli stessi ‘apprezzamenti’ volgari con frasi stomachevoli. Terribilmente spaventata la 34enne ha accelerato il passo per tentare di allontanarsi. Fortunatamente la donna si è imbattuta in una pattuglia dei carabinieri in servizio di controllo i quali, immediatamente avvisati del fatto, si sono recati nei pressi del bar, all’altezza della rotonda di via Guanni ma dei tre non vi era più traccia.
Forse capita l’antifona, i tre balordi che lei descrive come apparentemente ubriachi si sono allontanati per evitare guai. La vittima ha voluto affidare alla nostra redazione il racconto della sua terribile esperienza, con l’intento di allertare le forze dell’ordine e mettere in guardia altre persone, perché questi pervertiti potrebbero fare del male non solo a lei ma anche ad altre ragazze: “Io ho paura, sono sempre uscita da sola, anche a Cosenza, ed un’esperienza del genere non mi era mai capitata. Questi tre sono dei luridi porci a piede libero – ci racconta visibilmente spaventata – ed io da due settimana ho paura ad uscire di casa e fare le cose che ho sempre fatto, come accompagnare mia figlia a scuola o andare a lavorare. E’ possibile che la prevenzione non esista e che le donne devono prima subire le violenze per poi essere difese?“.
Quello che fa riflettere di questa storia però, non è solo che esistano uomini capaci di importunare sessualmente, con una volgarità che non vogliamo riportare, una giovane mamma, ma è anche l’omertà di quelle persone che (lei racconta) testimoni di questi raccapriccianti episodi, anziché difendere e schierarsi dalla parte della vittima delle molestie, ne hanno riso ed hanno voltato la faccia dall’altra parte.
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