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Cosenza, crac delle società editoriali ‘Cec’ e ‘Paese Sera’ Citrigno e Aquino a giudizio
L’accusa contestata è di bancarotta fraudolenta per il crac delle società ‘Cec’ e ‘Paese Sera’ che tra il 2006 e il 2012 editarono il quotidiano cosentino “Calabria Ora”.
COSENZA – Tutti rinviati a giudizio. Alla sbarra il prossimo 12 Aprile vi saranno gli imprenditori Fausto Aquino di 59 anni, Pietro Citrigno di 63, nonché Rosanna Grillo, Tommaso Funari e Massimo Zimbo, ex amministratori delle due società. Secondo la Procura avrebbero distratto fondi dalle casse delle società editoriali (poi fallite), in tempi diversi, creando un danno ai creditori. Al centro delle indagini Citrigno amministratore di fatto e Aquino, presidente del consiglio d’amministrazione e legale rappresentante. L’indagine avrebbe ad oggetto una serie di azioni finanziarie poste in essere per vendere e comprare le società fittiziamente. Le transazioni bancarie poste in essere dal sodalizio avrebbero consentito di spostare ingenti quantità di denaro dal conto corrente di una società all’altra a scapito dei creditori, tranne uno. Solo lo stampatore De Rose infatti avrebbe ricevuto dalla fallita ‘Cooperativa Editoriale Calabrese’ (Cec) oltre due milioni di euro a copertura del debito pregresso. Tutto il patrimonio della cooperativa sarebbe poi transitato nelle casse di ‘Paese Sera’ fallita a sua volta a distanza di poco tempo e di fatto rimasta sempre nelle disponibilità della famiglia Citrigno. L’inchiesta avrebbe accertato che la distrazione di fondi dalle due società fallite avrebbe impedito ai creditori di Citrigno, tra cui dipendenti e giornalisti del quotidiano ‘Calabria Ora‘, di rivalersi sul patrimonio.
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