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Napoli (Fli), no chiusura carcere modello di Laureana
(ASCA) – Catanzaro, 2 ott – ”Il sovraffollamento delle carceri italiane richiede con urgenza norme legislative che possano in qualche modo aiutare i detenuti affinche’ vengano garantiti i diritti umani; la mancanza di finanziamenti adeguati, le lentezze burocratiche, ma anche, a volte, difficolta’ nel monitorare le
situazioni esistenti, hanno per troppo tempo rallentato il c.d. ”piano carceri”, il che’ dovrebbe custodire, al momento, le strutture esistenti in modo da garantire la buona distribuzione dei detenuti”. Lo scrive Angela Napoli, deputata di Fli, in una interrogazione rivolta al Ministro della Giustizia.
”L’Istituto penitenziario ”Luigi Daga” di Laureana di Borrello (R.C.) era una struttura ”modello” e sperimentale in grado di contenere 68 detenuti, per lo piu’ giovani, tra i 18 e i 34 anni di eta’, ai quali poteva venire garantito un percorso di detenzione associato ad un’adeguata attivita’ di laboratorio: tre serre, una falegnameria e un laboratorio di ceramica; nel corso dell’anno la falegnameria pur lavorando a singhiozzo a causa dei tagli di bilancio, e’ riuscita, grazie al lavoro di 4 detenuti, a fornire tutto il mobilio per arredare il carcere di Crotone; due giorni fa i 29 detenuti (incomprensibile il numero di presenti a fronte dei 68 posti previsti) – afferma Napoli – sono stati improvvisamente trasferiti, contribuendo cosi’ all’aumento del gia’ presente sovraffollamento negli altri Istituti e il personale di Polizia Penitenziaria, tutto distaccato, rientrera’ nelle sedi di provenienza, mentre quello appartenente al Comparto Ministeri, effettivamente assegnato all’Istituto, senza essere interpellato e senza consultazione delle organizzazioni sindacali, e’ stato gia’ dislocato presso tutti gli Istituti della Calabria”.
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