JACURSO (CZ) – Desiderare fortemente per la Palestina quello che si potrebbe desiderare per un fratello, perché la Palestina è un nostro fratello.
Con queste parole il sindaco di Betlemme Vera Baboun si è congedata dalla Calabria qualche settimana fa ripartendo per la Cisgiordania dopo aver siglato il gemellaggio con l’Unione dei Comuni Monte Contessa, nel catanzarese. Un patto suggellato nel nome della solidarietà di cui stamattina, a freddo, si è discusso presso la Sala Giunta dell’amministrazione provinciale di Catanzaro. A parlarne il sindaco di Jacurso, il consigliere provinciale Gianfranco De Vito, il sindaco di Maida Natale Amantea, il sindaco di Cortale Francesco Scalfaro ed il sindaco di Curinga Domenico Pallaria che hanno posto l’attenzione sulle problematiche e le idee scaturite dalla due giorni trascorsa in compagnia di Vera Baboun e della delegazione proveniente dalla martoriata città palestinese. L’ Unione Monte Contessa, che raggruppa i comuni di Cortale, Jacurso, Maida, San Pieto a Maida e Curinga , ha fortemente desiderato e voluto questo gemellaggio con la città di Betlemme, che ha visto la nascita di Nostro Signore Gesù in una stalla 2013 anni fa e che vive attualmente in uno stato di estrema sofferenza per la divisione imposta da una situazione assurda e anacronistica. Molto significativo l’ incontro che la delegazione ha avuto con Mons. Luigi Cantafora nella sede Vescovile di Lamezia Terme . Un colloquio interessante e costruttivo, fitto di significato e improntato sulla speranza di pace in quella terra. Vera Baboun, ha auspicato che la visita in Palestina del Santo Padre, che avverrà a fine maggio e coinciderà con i negoziati di pace tra Israeliani e Palestinesi, possa dare alle ormai interminabili e sterili trattative, uno sviluppo positivo e una prospettiva reale di pace. Ed con un accorato appello il sindaco di Betlemme nel corso della cerimonia per il gemellaggio ha chiesto per il suo popolo solidarietà e vicinanza.