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Da domenica la Calabria torna in zona gialla. Nessuna rossa, solo 5 regioni in arancione

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Da domenica la Calabria torna in zona gialla. Nessuna rossa, solo 5 regioni in arancione

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Il Ministro della Salute Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, firmerà in giornata nuove ordinanze che andranno in vigore a partire da domenica 31 gennaio. Nessuna regione in zona rossa, cinque arancione e sedici in giallo, compresa la Calabria

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COSENZA – I dati migliorano e quasi tutta l’Italia da domenica tornerà a colorarsi di giallo, nessuna sarà in zona rossa mentre saranno solo quattro le regioni in zona arancione più la provincia autonoma di Bolzano. Questo il cambio dei colori deciso dal Ministero della Salute dopo il nuovo report settimanale sull’epidemia da coronavirus in Italia. Dunque, anche la Calabria, che è rimasta regione a basso rischio e con un RT a 0.82, da domenica tornerà in zona gialla. Una decisione che è stata anticipata nel pomeriggio dal presidente ff della Giunta regionale Nino Spirlì. La nostra regione non era zona gialla dal Natale scorso. Dall’inizio di gennaio, infatti, e dopo le festività natalizie, era passata direttamente in zona arancione. Per questo riguarda le altre regioni, saranno in area arancione Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria e la Provincia Autonoma di Bolzano. Le nuove ordinanze del ministro della Salute sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, saranno firmate in giornata ed entreranno in vigore a partire da domenica 31 gennaio. Roberto Speranza ha evidenziato come “l’indice di trasmissione del contagio è sceso a 0,84. È un risultato incoraggiante frutto dei comportamenti corretti delle persone e delle misure di Natale che hanno funzionato. Numerose regioni torneranno in zona gialla. Questa è una buona notizia, ma è fondamentale mantenere la massima attenzione. La sfida al virus è ancora molto complessa”.

L’Italia rimane sostanzialmente costante nella sua curva e si colloca a livelli più bassi rispetto agli altri paesi europei” ha detto il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa per l’analisi dei dati del monitoraggio regionale della Cabina di regia organizzata dal ministero della Salute. “C’è un decremento del tasso di incidenza dei casi anche se una decrescita lenta, tranne che a Bolzano. Si sta vedendo un leggero aumento dei casi asintomatici o paucisintomatici e questo tiene conto del fatto che l’uso più ampio dei test antigenici consente di individuare asintomatici” ha aggiunto  il presidente dell’Istituto superiore di sanità che sul numero dei morti spiega “per la mortalità c’è una decrescita abbastanza lenta. La situazione delle terapie intensive sta però migliorando. La fascia di età preminente per i ricoveri è quella sopra i 70 anni”.

Il rischio è moderato-basso in quasi tutte le regioni – ha sottolineato Brusaferro e “c’è un miglioramento in termini di impatto sui servizi, ma è contenuto perche le curve decrescono ma molto lentamente, e questo dopo le misure di mitigazione. Dunque l’epidemia resta in una fase delicata e non ci dobbiamo rilassare troppo, ma mantenere una grande attenzione”. Anche l’epidemiologo Gianni Rezza, Direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute parla di una “situazione che è migliorata. Incidenza e Rt in lieve calo ci dicono che la tendenza in questo momento è positiva. Ma l’incidenza è tuttavia ancora elevata e resto alto il numero dei morti. Quindi le misure prese hanno funzionato anche se si fatica ad abbattere molto l’incidenza di nuovi casi, in un quadro in cui il virus in Ue circola molto e ci sono varie varianti”.

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