Italia
In Italia 259 nuovi positivi. L’Istituto Superiore di Sanità “l’epidemia non è finita”
Si conferma il trend dei nuovi contagi in Italia sopra quota 250, ma in calo rispetto a ieri. A Mondragone screening a tappeto mentre l’ISS evidenzia come il virus continui ad essere in grado di trasmettersi in modo efficace”. E nel Lazio indice di contagiosità sale a 1,24. Più di Lombardia ed Emilia Romagna
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COSENZA – Sono 259 i nuovi casi di contagio da coronavirus in Italia, in calo rispetto a ieri quando se ne sono registrati 296, mentre le vittime nelle ultime 24 ore sono 30, quattro in meno di ieri. Il numero totale dei casi sale a 239.961 mentre quello dei morti a 34.708. In Lombardia si registrano 156 casi, il 60,2% del totale. Alto anche il numero in Emilia Romagna, +46 casi, per il focolaio di Bartolini a Bologna. Gli attualmente positivi sono 17.638, 665 meno di ieri mentre risalgono leggermente le terapie intensive: 2 più di ieri per un totale di 105. Sono 187.615 i dimessi dagli ospedali e guariti dal coronavirus, 890 più di ieri. Dai dati del ministero della Salute emerge inoltre che i ricoverati con sintomi sono scesi a 1.356, con un calo rispetto a ieri di 159 pazienti. Quattro, infine, sono le regioni che non fanno registrare nuovi contagi: Sicilia, Sardegna, Valle d’Aosta e Basilicata.
A Mondragone 730 tamponi. Rintracciati 4 bulgari positivi
Dopo una notte di tensione è stata una mattinata di relativa calma nella zona rossa a Mondragone nel Casertano. Sono stato eseguiti 730 tamponi a persone dei palazzi ex Cirio, che da lunedì è zona rossa a causa di circa 43 contagi da coronavirus, diffusi in particolare nella comunità bulgara che abita lì. Poi il personale dell’Asl di Caserta si è spostato in piazza Crocelle e piazza Falcone per praticare i test ai cittadini su base volontaria. La vicenda è stata scoperta con una donna bulgara incinta che in ospedale è risultata positiva. Sono stati rintracciati i quattro bulgari positivi che erano riusciti a dileguarsi violando la zona rossa, anche se circolano voci non confermate di altri 7-8 bulgari positivi che sarebbero spariti. Gli inquilinisono rimasti nelle loro case, perlopiù affacciati ai balconi, così come quelli italiani; l’area è stata maggiormente sigillata con il posizionamento di jersey in cemento
ISS “bassa criticità ma in alcune aree casi in aumento”
In quasi tutta la Penisola sono stati diagnosticati nuovi casi di infezione, riscontro in gran parte dovuto alla intensa attività di screening con identificazione e monitoraggio dei contatti stretti. Tuttavia, la presenza di focolai, anche di una certa rilevanza, mostra come il virus continui ad essere in grado, nelle attuali condizioni, di trasmettersi in modo efficace. Questo conferma che l’epidemia da SARS-CoV-2 non è affatto conclusa in Italia, questo deve invitare alla cautela. E’ quanto riporta il monitoraggio settimanale del’Iss nel quale si evidenzia che il quadro generale dell’infezione da SARS-CoV-2 in Italia rimane a bassa criticità con una incidenza cumulativa negli ultimi 14 giorni (dall’ 8 al 21 giugno) di 5.98 casi per 100.000 abitanti. In lieve diminuzione i nuovi casi diagnosticati rispetto alla settimana precedente. In aumento alcune stime dell’indice di contagio Rt, in linea con il lieve aumento dei casi nella scorsa settimana in alcune Regioni dove si sono sviluppati focolai. Persiste l’assenza di segnali di sovraccarico dei servizi assistenziali.
Nel Lazio indice di contagiosità a 1,24
Il Lazio guida la classifica dei contagi in Italia, nella settimana dal 15 al 21 giugno: secondo il monitoraggio dell’Iss l’indice Rt e’ passato a 1,24 (era 1,12 nello scorso monitoraggio) più alto di quello della Lombardia che si attesta a 1,01 (era 0,82) e dell’Emilia Romagna con l’Rt a 1,01 . Le tre regioni sono in cima al report settimanale con l’Rt piu’ alto. In Umbria l’Rt è a 0, con zero nuovi casi. “La situazione è buona nel Paese con differenze fra regioni nell’incidenza” ha detto il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza. “Focolai, anche di una certa rilevanza, indicano che il virus in determinati contesti è in grado di circolare anche rapidamente. Ciò induce a tenere comportamenti adeguati e a identificare e contenere prontamente i focolai come attualmente si sta facendo”.
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