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Emergenza coronavirus, 300 dipendenti della sanità in malattia

Calabria

Emergenza coronavirus, 300 dipendenti della sanità in malattia

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In piena emergenza sanitaria, nella pianta organica dell’ospedale di Crotone mancano 141 dipendenti tra medici, infermieri e operatori socio sanitari perché sono tutti in malattia

 

CROTONE – Trecento dipendenti in malattia, 141 appartengono al settore sanitario. Tra questi ci sono 91 infermieri, 33 medici e 17 operatori socio sanitari. È quanto sta accadendo nell’ospedale di Crotone in piena emergenza sanitaria. “Non credo possa esserci giustificazione alcuna, è solo una cosa indegna” ha dichiarato Francesco Masciari, direttore generale facente funzioni dell’Asp di Crotone.

Nel comunicato dell’Asp di Crotone, Masciari spiega qual è l’organizzazione dell’ospedale per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Ma aggiunge che le misure “potranno compiutamente realizzarsi solo attraverso la fattiva collaborazione di tutto il personale dipendente aziendale”.

“La precisazione – aggiunge – non è meramente retorica, poiché dai reports forniti a questa Direzione strategica dall’Ufficio Gestione risorse umane è emerso che circa 300 dipendenti aziendali si trovano attualmente in regime di malattia”. L’allarme era già stato lanciato nei giorni scorsi dall’Ordine dei medici di Crotone, che aveva invitato i colleghi a non eccedere con i certificati di malattia. “La situazione è grave – ha poi aggiunto Masciari – e dobbiamo intervenire perché non possiamo tollerare che in questo momento così difficile, qualcuno resti a casa a guardare la tv”.

Al danno la beffa. L’Asp di Crotone, come tutte le aziende sanitarie italiane in questo momento di emergenza, può assumere personale a tempo determinato, per far fronte alla carenza di personale e a Crotone un infermiere ha firmato il contratto, ha espletato il primo turno di lavoro e il secondo giorno si è messo in malattia per 15 giorni. “Questo soggetto – ha poi spiegato Masciari – percepirà lo stipendio. Tutto ciò è grave e bisogna prendere provvedimenti”.

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