Cosenza
Tirocinanti della giustizia, UILTemp: “Precariato eterno ed immutabile, non possiamo accettarlo”
“Ministero ha riferito di scoperture di organico di circa 9.000 unità cui devono aggiungersi i pensionamenti ordinari e straordinari di Quota 100. Per questo riteniamo ci possa essere lo spazio per i tirocinanti affinché le competenze acquisite possano essere valorizzate in una dimensione non più precaria”
COSENZA – A seguito dei sit-in (che si sono svolti lo scorso 15 gennaio in contemporanea presso i Tribunali di Catanzaro, Cosenza e Castrovillari), i tirocinanti della Giustizia hanno continuato a far sentire la loro voce, portando avanti lo stato di agitazione, data l’imminente scadenza del contratto prevista il 31 gennaio prossimo senza alcun rinnovo. Ad affiancarli nella loro “battaglia” la UILTEMP. “L’interruzione del contratto comporterà – ha spiegato il sindacato – il venir meno del loro valido contributo per il Ministero a tutti i livelli, dalle cancellerie delle Corti d’Appello, ai Giudici di Pace, dalle Procure a tutti gli uffici amministrativi oltre che negli Enti Assimilati. Durante i presidi, che hanno visto complessivamente la presenza di circa 400 lavoratori, si è anche avuto modo di confrontarsi sulle azioni da mettere in campo, mentre si è registrata la solidarietà dei dipendenti e dei funzionari, che per qualche momento hanno affiancato i tirocinanti nel loro presidio.”
“Circa un anno fa– ha riferito Luca Muzzopappa, componente della Segreteria Regionale e Segretario UILTEMP di Catanzaro e Vibo – lo stesso Ministero ha riferito di scoperture di organico di circa 9.000 unità cui devono aggiungersi i pensionamenti ordinari e quelli straordinari di Quota 100. Per questo riteniamo ci possa essere lo spazio e si possano prevedere percorsi per i tirocinanti affinché le competenze acquisite possano essere valorizzate in una dimensione non più precaria. Nel frattempo occorrerà dare continuità occupazionale ed economica”. I sit-in hanno attirato l’attenzione dell’opinione pubblica, ma anche di diverse personalità politiche interessate al governo della nostra regione che hanno manifestato l’impegno di sostenere le richieste di questi calabresi.
Inoltre, il Segretario Generale della UILTEMP Calabria e Segretario della UILTEMP Nazionale, Gianvincenzo Benito Petrassi, accompagnato da una delegazione di tirocinanti, nei giorni scorsi ha incontrato il Presidente del Tribunale di Cosenza, dott.ssa Maria Luisa Mingrone, che si è impegnata a sensibilizzare del problema anche gli uffici romani del Ministero; inviando una lettera e chiedendo che il tirocinio si concluda con una proposta concreta di possibili sbocchi occupazionali.
“Si parla molto e si fa poco – ha sentenziato Petrassi – in una terra che ha una fame atavica di lavoro. Ricordiamo le recenti polemiche, proprio nel periodo di vacanze appena trascorso, circa i numeri impressionanti di nostri giovani e i meno giovani che tornano e ripartono per motivi di lavoro. Ogni anno, in occasioni come queste, si levano cori di sorpresa e le dichiarazioni sui giornali si sprecano. Ma poi si fa poco o nulla di concreto affinché la Calabria non si impoverisca e allontani le nostre migliori energie fuori dalla regione se non addirittura all’estero. Tutte le situazioni di precariato, da temporanee, diventano eterne ed immutabili e questo noi, come UILTEMP, non possiamo accettarlo. Per questo continueremo a chiedere alle istituzioni regionali e nazionali soluzioni concrete e reali, affinché davvero si possano invertire le tendenze in atto e i nostri lavoratori possano contare qui, nella loro terra, sul lavoro vero, unico e solo obiettivo delle nostre iniziative”
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