Provincia
Papasso: «Io voglio fare il sindaco di Cassano»
Per l’ex sindaco lo scioglimento di Cassano è stato di “tipo preventivo” smontando gli atti consumati dalla giunta e dal consiglio comunale
CASSANO ALL’IONIO – «Io voglio fare il sindaco di Cassano». Le parole dell’ex sindaco di Cassano, Gianni Papasso non lasciano dubbi. E dopo l’ultimo “verdetto” sulla sua candidabilità, sono state sciolte tutte le possibili riserve. E ha fatto un incontro: “Giustizia e Verità” per commentare la sentenza della Corte d’Appello di Catanzaro sulla questione dell’incandidabilità che lo riabilita a tornare in campo nel pieno delle funzioni.
Certo, tutto l’iter sullo scioglimento sembra essere stato un mezzo bluff. Nel senso che da una parte si ritiene che nel Consiglio comunale di Cassano ci siano state infiltrazioni mafiose, dall’altra però, pare non ci siano responsabili.
Almeno fino ad ora.
L’ex sindaco ha sottolineato che per Cassano lo scioglimento è stato di “tipo preventivo” smontando gli atti consumati dalla giunta e dal consiglio comunale quali la mozione di sfiducia al Presidente del Consiglio, l’approvazione del regolamento sulla concessione di contributi assistenziali, l’approvazione del regolamento per l’applicazione delle sanzioni in materia di abusivismo edilizio, molto altro e, soprattutto, il dibattito sviluppato e partito proprio da Cassano sui facili scioglimenti, sono state gettate chiarissime basi per richiedere una revisione della legge sugli scioglimenti che è fortemente dannosa e non fa sicuramente del bene alle comunità interessate.
Papasso ha anche spiegato che le ditte che attualmente hanno commesse con il comune di Cassano, sono le stesse che lavoravano con l’ente al momento dello scioglimento mettendo in evidenza lo stato di abbandono in cui si trova il territorio comunale, il pericoloso e costoso danno di immagine del comune e dei suoi cittadini. I tanti finanziamenti persi. Il ruolo di subalternità che Cassano svolge rispetto ad altre comunità. Si è chiesto chi risarcirà i cittadini di tutti i gravissimi danni socio-economici-culturali che stanno subendo. Passaggi anche sulla questione cimiteriale e futura candidatura. «In cuor mio ci sono due scelte contrastanti: una dice di lasciar perdere, l’altra mi dice di continuare e scendere in campo, rimboccarmi le maniche per lavorare per il bene di questo paese che io amo e che voglio servire. Sono corteggiato anche per una probabile candidatura alle prossime regionali, ma sinceramente, anche se ciò mi onora e mi alletta, io voglio fare il sindaco di Cassano».
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