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Vitalizi, Giudiceandrea: tanto clamore ma nessuno ha contestato la legge

Calabria

Vitalizi, Giudiceandrea: tanto clamore ma nessuno ha contestato la legge

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“Forse su questa legge regionale si è fatto un po’ troppo clamore in senso negativo se nessuno, alla fine, ha contestato la norma che, di fatto, viene adottata ufficialmente”

 

REGGIO CALABRIA – “Forse era davvero la migliore legge che si potesse fare sul tema, no?”. È quanto afferma il consigliere regionale, Giuseppe Giudiceandrea, capogruppo di Democratici e Progressisti in merito alla legge regionale entrata, di fatto, in vigore. “Se la Costituzione ce lo avesse consentito – prosegue Giudiceandrea – avremmo effettuato ulteriori risparmi in merito ma, ripeto, abbiamo fatto il meglio che si poteva. E lo testimonia il fatto che non abbiamo avuto nessuna opposizione alla promulgazione della legge. Non è stata impugnata, non ci sono stati rilievi dalla Conferenza Stato-Regioni. Una legge che, dopo aver avuto l’ok dalla Conferenza Stato-Regioni è stata applicata in altre cinque Regioni che hanno, dunque, imitato il nostro sistema ritenendolo il più esaustivo sulla materia; una legge che non è stata impugnata dal governo gialloverde che ha ritenuto, quindi, come il testo sia da considerare costituzionale, legittimo e, soprattutto, non demagogico”.

“Mi preme ricordare – sostiene ancora il capogruppo di Democratici e Progressisti alla Regione – che la norma prevede la riduzione e il taglio dei vitalizi degli ex consiglieri regionali che porterà ad un risparmio complessivo anno 1 milione 249 mila 588 euro annui. La riduzione viene realizzata applicando il sistema ordinario delle riduzioni dei vitalizi attraverso il calcolo contributivo e l’applicazione di alcuni ammortizzatori in quota percentuale perché altrimenti, applicando il sistema contributivo ‘secco’, avremmo avuto riduzioni pari al 70% che sono considerate anticostituzionali. Nella stessa legge, ricordo, è stato introdotto l’obbligo di versare i contributi in modo da poter, finalmente, essere partecipi del sistema contributivo nazionale. In ultimo mi preme ricordare che è pendente in Commissione un mio emendamento per parificare l’età pensionabile dei consiglieri regionali a quella dei dipendenti della pubblica amministrazione”.

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