Sgomberato l’Hotel Centrale, lacrime di gioia tra gli occupanti (FOTO E VIDEO)

Occupata il 30 Dicembre del 2017, la struttura ospitava 60 persone. Un’azione che ha portato gli attivisti ad essere accusati di associazione a delinquere, mentre pendono ancora le minacce di sgombero sull’ex stabile Aterp di via Savoia

 

COSENZA – Lacrime di gioia tra gli occupanti dell’Hotel Centrale. Sono sessanta le persone che questa mattina hanno lasciato la struttura requisita ai fratelli Barile dopo il fallimento della Nord Hotel. Lo stabile sarà ora restituito al Tribunale di Cosenza e venduto. Il lavoro del comitato Prendocasa, come annunciato durante la conferenza stampa che si è tenuta oggi nel piazzale dell’Hotel occupato, non si conclude. Anzi. L’obiettivo resta quello di spazzare via malaffare e corruzione dal business degli alloggi popolari affinché il l’edilizia sociale torni ad essere un diritto e non un ‘favore’ concesso con meccanismi clientelari e promesse di voto.

 

 

«Era il 30 dicembre 2017, – ricordano gli attivisti del comitato Prendocasa – quando entrammo nell’Hotel Centrale insieme a donne, uomini e bambine/i provenienti da condizioni abitative estremamente precarie, per occupare in maniera permanente l’imponente “nave” di cemento costruita agli argini di Viale Parco. Fin da subito, centinaia di persone presero possesso delle stanze, abbandonate per quattro lunghi anni al degrado, per riprendersi un pezzetto di dignità, per provare a gridare alle istituzioni che l’emergenza abitativa è un dramma e che non può rimanere un problema individuale. I palazzinari, grazie al sostegno della politica, cementificano ogni angolo della nostra area urbana, dando alla luce stabili che puntualmente rimangono sottoutilizzati. Mentre, 150 milioni destinati all’edilizia residenziale, fondi ex-Gescal, da decenni riempiono le tasche dei soliti noti, permettendo loro di costruire opere inutili e negando alle 1200 famiglie, che ogni anno subiscono la violenta misura dello sfratto, la possibilità di vivere dignitosamente.

 

 

Le storiche famiglie della politica cittadina, soprattutto i Gentile, hanno costruito le loro fortune clientelari ed elettorali sulle spalle di chi ha vissuto e vive tutt’ora il dramma dell’emergenza abitativa. Se a Cosenza, ancora oggi, è grave e sentito questo problema, è grazie a questi signori, che hanno utilizzato il patrimonio pubblico come il giardino di casa propria. Sono state decine le iniziative culturali e politiche ospitate in questo anno e mezzo nell’Hotel Centrale, e altrettante le mobilitazioni che da lì sono partite. Dall’“Esodo” di Marco Cotroneo allo spettacolo di Nunzio Scalercio, dalla grande mensa ospitata durante la Fiera di San Giuseppe alle presentazioni di libri, dalle attività ludiche per i più piccoli al corteo contro l’inaugurazione del Ponte di Calatrava, un’opera costruita con i fondi destinati all’emergenza abitativa. Dall’Hotel Centrale sono transitate decine di famiglie, persone di nazionalità differenti hanno pacificamente convissuto, nuovi bambini hanno visto la luce.

 

Dell’Hotel occupato – affermano gli attivisti Prendocasa – ne hanno parlato in tutta Italia: se ne sono interessati/e scrittori e scrittrici, artisti/e, uomini e donne di teatro, fotografi/e. Tra qualche settimana, ad esempio, uscirà un libro che parlerà anche dell’esperienza dell’Hotel, con interviste dedicate a chi, per lunghi mesi, l’ha abitato. Non una semplice occupazione, quindi, ma la sperimentazione di un modo alternativo di vivere insieme. La Procura di Cosenza, ben prima dell’avvento del “salvinismo” , ha descritto questa occupazione come una minaccia e, da subito, ha imbastito contro di noi un’inchiesta per associazione a delinquere alla quale sono seguite puntuali e costanti richieste di sgombero coatto. Sgomberi, naturalmente, che prevedevano soluzioni a breve termine e poco dignitose. Senza avere nulla da perdere, con forza e determinazione, abbiamo inchiodato le istituzioni locali alle loro responsabilità. Attraverso una pressione incessante, dall’occupazione della Prefettura a quella di Palazzo dei Bruzi, fino a quella dei cantieri della Metro, abbiamo costretto l’amministrazione locale a “far saltare” gli sgomberi già programmati, per trovare soluzioni nel rispetto delle nostre rivendicazioni e della dignità degli uomini e delle donne di Prendocasa.

 

 

Oggi lasciamo l’Hotel Centrale, soddisfatti/e e orgogliosi/e della battaglia vinta, per trasferirci in alloggi stabili, non più precari. Da domani pagheremo l’affitto sociale, cosi come si paga in tutte le case popolari. Da domani ci batteremo affinché venga finalmente approvata la legge regionale sull’autorecupero, da noi proposta e voluta, e la regolarizzazione dello stabile di Via Savoia, al centro delle manie repressive della Procura cittadina. Da domani continueremo tutte quelle battaglie non ancora vinte al fianco delle donne, degli uomini e dei/delle bambini/e per i/le quali l’emergenza abitativa è ancora un dramma irrisolto e urgente. In un territorio complesso come il nostro, in cui si è spinti a chiedere favori per vedere riconosciuti i propri diritti, in una fase storica difficile per chi porta avanti le lotte sociali, abbiamo dimostrato che vincere è possibile. Let’s go home».

 

- Pubblicità sky-

Ultimi Articoli

Sergio-Mattarella

Mattarella nel Cosentino, l’appello dei giornalisti dal ‘Pollino-Sibaritide’: «fermi l’Autonomia»

COSENZA - "Il Circolo della Stampa "Pollino-Sibaritide" rivolge un caloroso  benvenuto al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della visita in programma il 30...

Maxi incidente sulla 106: 8 feriti, grave una donna trasferita all’ospedale di Cosenza

COSENZA - Un altro grave incidente stradale si è verificato sulla statale 106 jonica nel Comune di Villapiana, in provincia di Cosenza. Otto persone...
Terremoto-Belsito

Trema la terra nel Cosentino: terremoto di magnitudo 3.1 con epicentro a Belsito

COSENZA - Un terremoto di magnitudo ML 3.1 si è registrato dalla sala Sismica INGV nel Cosentino questo pomeriggio. Il sisma con epicentro a...
Frank Melina

Guida ubriaco e si scontra con 3 moto: muore 37enne. Arrestato per l’incidente in...

CASALI DEL MANCO (CS) - È risultato positivo all'alcol test il conducente della Fiat Punto che oggi si è scontrato con tre moto lungo...
incidente-sulla-statale-107

Tamponamento tra auto sulla statale 107 a Paola: traffico in tilt e code chilometriche

COSENZA - Incidente stradale sulla statale 107 Silana Crotonese poco prima della galleria Chianche nel Comune di Paola. Secondo cause da accertare, il tamponamento...

Social

80,052FansMi piace
3,585FollowerSegui
2,768FollowerSegui
2,040IscrittiIscriviti

Correlati

Categorie

Leggi ancora

Pneumatici accatastati abusivamente nei pressi di un capannone a Castiglione Cosentino

Gommista denunciato per lo stoccaggio di rifiuti non autorizzato   CASTIGLIONE COSENTINO (CS) - Il proprietario di un autola vaggio nel comune di Castiglione Cosentino è...

Striscia la Notizia documenta spaccio cocaina a Catanzaro, minacciato giornalista

Solo l'intervento dei carabinieri è riuscito a placare gli animi   CATANZARO - E' andato ieri in onda su Canale 5 nel corso della trasmissione Striscia...

Cani randagi spaventano i pedoni, cittadini chiedono intervento

Residenti terrorizzati a Marano Principato     MARANO PRINCIPATO (CS) - «La Federazione Autonoma Italiana Sindacati Autoferrofilotranvieri Internavigatori Autotrasportatori e Ausiliari del Traffico CONFAIL, in riferimento alla...

A Cosenza la prima scuola in Italia con un Consiglio di...

Ieri l'incontro via Skype tra insegnanti, rappresentanti dei genitori e degli studenti   COSENZA - Ieri dalla presidenza del Liceo Classico 'Telesio' di Cosenza si è...

Energia elettrica: la Calabria produce più di ciò che consuma, ma...

In Calabria l'elettricità costa 51 euro megawattora, in Veneto ed Emilia Romagna 12,39 euro megawattora   COSENZA - Il fattore Omega, tassa applicata ai Comuni in...

Treno Sibari – Bolzano: non è possibile prenotare, ma c’è un...

Non sono ancora stati attivati i collaudi necessari sui convogli della nuova tratta   CASSANO ALLO JONIO (CS) - «In questi giorni - scrive in una...